Perché YouPorn e RedTube rischiano il blocco in Francia
In linea con una legge approvata nel 2020, l'Arcom (il regolatore francese dell'audiovisivo e del digitale) ha dato ai due portali pornografici 15 giorni di tempo per adeguarsi. Altrimenti arriverà l'azione legale e poi il blocco
27/04/2022 di Enzo Boldi
Non basterà più “pulirsi la coscienza” chiedendo all’utente di cliccare sul pulsante in cui dichiara di essere maggiorenne. Dal 2020, infatti, la Francia ha iniziato la sua battaglia per tutelare i più piccoli da immagini, video e contenuti online a carattere pornografico. E dopo aver avviato azioni legali contro molti portali, ora l’attenzione dell’Arcom – il regolatore francese dell’audiovisivo e del digitale – si è spostata su due grandi siti del settore: YouPorn e RedTube. L’Agenzia transalpina, nella mattinata di mercoledì 27 aprile 2022, ha pubblicato due note in cui chiede ai due portali di ottemperare alle richieste. Qualora questo non avverrà entro 15 giorni, sarà avviata un’azione legale che si concluderà con il blocco di quei siti su tutto il territorio del Paese.
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Le contestazioni a YouPorn e RedTube sono analoghe, seppur suddivise in due provvedimenti differenti (seppur rivolti a un unico “editore”, MG Freesites Ltd, proprietario di entrambi i siti). L’Arcom sottolinea come il disclaimer iniziale – quello che compare ogni qualvolta si accede ai siti di carattere pornografico – non è uno strumento sufficiente per impedire ai minori di accedere e visualizzare video e foto per adulti. Quella domanda “Sei maggiorenne”, infatti, è un mero strumento che – di fatto – non impedisce la visione anche a un pubblico di minori. E l’Agenzia francese chiede una rapida azione ai due portali per porre rimedio e trovare una soluzione più efficace.
YouPorn e RedTube rischiano il blocco in Francia
L’Arcom fa riferimento alla legge del 30 luglio del 2020 approvata dal Parlamento francese. All’interno della normativa – il cui cuore è quello delle tutele per le vittime di violenza domestica – si fa riferimento proprio alla visione dei contenuti pornografici online. In particolare, l’articolo 23 spiega: «Quando constata che una persona la cui attività consiste nella pubblicazione di un servizio di comunicazione pubblica on line consenta a minori l’accesso a contenuti pornografici in violazione dell’articolo 227-24 cp, il Presidente dell’Autorità per l’audiovisivo e le comunicazioni digitali invia tale persona, con qualsiasi mezzo idoneo a stabilire la data di ricezione, una diffida che gli ingiunga di prendere qualsiasi misura idonea a impedire l’accesso ai contenuti offensivi da parte di minorenni. Il soggetto destinatario dell’ingiunzione dispone di un termine di quindici giorni per presentare le proprie osservazioni».
I precedenti
Ed è proprio quello che è accaduto oggi a YouPorn e RedTube. Nel dicembre del 2021 analoghe azioni vennero intraprese nei confronti di Pornhub, Tukif, Xhamster, Xvideos, Xnxx che, però, non hanno risposto alle indicazioni. Lo scorso mese di marzo, viste le ottemperanze mancata da parte di questi ultimi 5 portali, l’Arcom ha avviato un’azione legale nei loro confronti. E ora, se entro 15 giorni (come indicato dalla legge del 2020) i siti di proprietà MG Freesites Ltd non risponderanno e non prederanno provvedimenti, il rischio è quello che corrono tutti gli altri portali coinvolti: ordinare a tutti i principali fornitori di servizi Internet francesi di impedire l’accesso a quei siti. Quindi, il blocco in tutto il Paese.