Yonghong Li va all’attacco di Elliott: «Ha orchestrato il mio default»
21/07/2018 di Redazione
L’ormai ex proprietario cinese del Milan Yonghong Li, dopo essere uscito dalla gestione del club, ha accusato apertamente il fondo americano Elliott di avere organizzato la dipartita dell’imprenditore.
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Yonghong Li, lettera d’accusa contro Elliott
Li ha affermato di avere messo molti soldi di tasca propria, anche se questi non sono serviti a salvare la sua posizione:
L’acquisto dell’A.C. Milan non è stata né una decisione incauta né tantomeno una decisione dettata da una mia infatuazione passeggera; deriva dalla mia passione per la squadra e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio al mondo. Fino al 30 giugno 2018, ho versato quasi 880 milioni a favore dell’A.C. Milan, dei quali solo 280 milioni finanziati attraverso Elliott, mentre ho provveduto personalmente per la restante parte. Il fondo ha orchestrato un default anticipato, non giustificato da alcuna violazione dei covenant del Milan. Non mi ha permesso di realizzare lo sviluppo strategico del club, né concludere una vendita soddisfacente della squadra con un prestigioso acquirente che, al contrario di Elliott, ha un reale interesse e un piano strategico e di investimento di lungo termine per l’A.C. Milan
Chi è Yonghong Li
Su Li sono piovute più di un’ombra sul suo operato e sui suoi rapporti oscuri in Cina. Tanto da sollevare, nella scorsa legislatura, un’interrogazione parlamentare da parte del Movimento 5 Stelle:
La firma è dell’onorevole Paolo Romano. Il deputato del Movimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione parlamentare sulla compravendita del Milan. E ha chiesto al governo di indagare su una cospicua operazione finanziaria che potrebbe rappresentare – come ha riportato il settimanale l’Espresso – «un caso di voluntary disclosure di Berlusconi» definito, sempre nell’interrogazione parlamentare, «noto evasore fiscale già condannato per reati tributari che starebbe facendo rientrare capitali non dichiarati detenuti a Hong Kong»
Tuttavia, questo non ha impedito a Li di continuare ad amare il suo Milan, come si legge nel passaggio finale della lettera da lui firmata: “[Il fondo] non mi ha permesso di mantenere la promessa al Sig. Silvio Berlusconi di accrescere il valore e lo standing della squadra che entrambi amiamo“.
(Foto credits: Ansa)