I russi del Krasnodar non vogliono giocare l’amichevole di calcio contro la squadra di Wuhan

29/01/2020 di Redazione

Wuhan Zhuoer Zhiye Zuqiu Julebu è il nome della squadra di calcio della città cinese di Wuhan, centro di incubazione del coronavirus. I suoi calciatori, che hanno concluso da tempo la Super League (il massimo campionato cinese), sono in ritiro in Spagna, precisamente a Malaga, per preparare i prossimi appuntamenti agonistici. Per questo motivo, avevano fissato un’amichevole con la squadra russa del Krasnodar, prevista nei prossimi giorni. Ma la società russa si è rifiutata di affrontare la squadra avversaria, in seguito alle ultime notizie sui contagi da coronavirus.

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Wuhan, la paura del Krasnodar di affrontare la squadra di calcio

Una decisione che appare completamente senza senso. Oltre al fatto che la scelta potrebbe risultare discriminante nei confronti dei calciatori della squadra cinese della città di Wuhan, occorre ricordare che gli atleti non sono in Cina dallo scorso 3 gennaio e che hanno superato brillantemente tutti i test medici condotti dalla società.

«Il periodo di incubazione è passato, ma abbiamo comunque un medico in contatto con le autorità sanitarie spagnole sulle condizioni dei giocatori – ha spiegato l’allenatore della squadra di Wuhan Josè Gonzalez -. I miei atleti sono giocatori di calcio, non certo portatori di coronavirus».

In Italia, negli ultimi giorni, si sono registrati diversi episodi di intolleranza nei confronti di cittadini cinesi in visita nel nostro Paese. La cosa davvero terribile è che questa intolleranza si sia estesa anche in altri luoghi dell’Europa e che non risparmi nessuno: nemmeno calciatori professionisti di una squadra di calcio ai massimi livelli del campionato cinese.

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