Giuseppe Conte si aspetta un messaggio WhatsApp da Macron

L’asse Italia-Francia è sempre più a rischio dopo la vicenda della nave Aquarius e la presa di posizione di En Marche, il partito di Emmanuel Macron, che ha definito la posizione sui migranti dell’Italia «vomitevole». Questa mattina, il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore francese a Roma per cercare di risolvere la questione attraverso le vie diplomatiche. Ma il vetrice tra Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica francese, previsto per venerdì 16 giugno, resta in bilico.

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WhatsApp Macron, l’attesa di Giuseppe Conte

In un articolo di retroscena, firmato da Tommaso Ciriaco per Repubblica, si esplicita quelle che sono le attese del presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Quest’ultimo vorrebbe chiarire con Macron e, allo stesso tempo, vorrebbe che fosse il presidente della Repubblica francese a fare il primo passo. Una telefonata, oppure – ai tempi della Terza Repubblica dei cittadini tutto è possibile – anche solo un messaggino su WhatsApp. Per dire come sono cambiate le vie delle comunicazioni istituzionali.

Per tutta la giornata di ieri, l’entourage di Macron ha fatto orecchie da mercante. Non c’è stato alcun segnale distensivo dopo le dichiarazioni aggressive del mattino. L’Italia ha risposto per le rime, prima attraverso il vicepremier Luigi Di Maio, poi per bocca dello stesso Giuseppe Conte. Che ha messo sul tavolo l’ipotesi di far saltare il banco e di annullare completamente il vertice previsto all’Eliseo. Il che comporterebbe immediatamente la rottura di qualsiasi relazione diplomatica tra Italia e Francia.

WhatsApp Macron, la convocazione dell’ambasciatore francese alla Farnesina

Da quasi venti minuti, ora, è iniziato il vertice tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e l’ambasciatore francese Christian Masset. Saranno loro a cercare di ricucire lo strappo, riportando i due Paesi sui binari della collaborazione reciproca. La rottura con la Francia equivarrebbe, praticamente, all’isolamento completo dello Stato italiano all’interno dell’Unione Europea, con Germania e Spagna – ma anche con gli altri Paesi dell’Europa centrale – pronti a fare scudo con Parigi. A quel punto, l’Italia resterebbe ai margini, insieme all’Ungheria di Viktor Orban e all’Austria.

Lo staff di Palazzo Chigi, in ogni caso, sta continuando a pianificare il viaggio. Per raggiungere Parigi è stata alleratata una compagnia aerea low cost che metterebbe a disposizione, su un volo di linea, almeno una ventina di posti per la squadra di governo italiana. Tuttavia, ragioni di sicurezza potrebbero anche mandare all’aria questo piano. Questo vertice di Parigi sembra davvero iniziato sotto una cattiva stella.

(FOTO: ANSA/ UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI )

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