La sentenza sulla violazione dei diritti umani per chi pretende che il dipendente tenga la webcam accesa

Lo ha deciso un tribunale olandese: una controversia metteva di fronte una compagnia statunitense e un telemarketer

11/10/2022 di Redazione

Lo smart-working ha consentito a un telemarketer olandese di essere assunto da una compagnia statunitense (Chetu, con sede in Florida). Ed è una gran bella cosa, se ci pensate. Lavorare a chilometri di distanza, senza tutte le spese per il trasferimento del dipendente e con la possibilità di sfruttare l’occasione di potersi mettere a disposizione di una multinazionale, non spostandosi dalla propria abitazione. Tuttavia, l’esperienza di lavoro del telemarketer olandese stava prendendo una brutta piega, perché il suo datore di lavoro gli aveva chiesto di tenere la webcam accesa per tutta la durata del suo turno di lavoro. Ben otto ore al giorno. Una webcam accesa viola i diritti umani?

LEGGI ANCHE > Alcuni dipendenti Apple preferiscono lavorare da remoto e con una petizione chiedono più flessibilità all’azienda

Webcam viola i diritti umani, la sentenza del tribunale olandese

Quando il telemarketer ha deciso di non ottemperare alla richiesta dell’azienda, è stato licenziato per insubordinazione. La vicenda non è finita qui, perché l’uomo si è presentato in tribunale e ha fatto ricorso contro la decisione della company americana. A quel punto la corte olandese ha preso la sua decisione: costringere il dipendente a tenere la webcam sempre accesa è una violazione dei diritti umani.

La sentenza del tribunale olandese nei confronti del telemarketer (la sua identità è anonima) ha spiegato che «il monitoraggio tramite telecamera per 8 ore al giorno è sproporzionato e non consentito nei Paesi Bassi […], un’ingerenza ai sensi dell’articolo 8 della Convenzione per la protezione dei Diritti umani e libertà fondamentali». Si tratta dell’articolo della convenzione che affronta il tema del diritto al rispetto della vita privata e familiare, che prende in considerazione anche il concetto (che ha sempre avuto una ampia interpretazione) di segreto della corrispondenza (tutto questo nel comma 1 dell’articolo).

Oltre a dichiarare illegittimo il licenziamento, il tribunale olandese ha chiesto all’azienda statunitense di pagare le spese processuali anche per il telemarketer, di versare gli stipendi arretrati e di pagare una multa di 50mila dollari. Insomma, divergenze tra l’utilizzo della webcam in uno stato come la Florida e i suoi effetti in una legislazione europea come quella olandese. Bene lo smart-working internazionale, ma dovrebbe essere disciplinato in maniera compatibile con le regole di entrambi i Paesi in gioco.

Share this article