In Liberia sono scese in piazza migliaia di persone contro il presidente George Weah

07/01/2020 di Enzo Boldi

D’oro sembra essere rimasto solamente quel Pallone vinto nel 1995, dopo il suo passaggio (sul campo) dal Paris Saint-Germain al Milan di Berlusconi. Così come dorata era l’utopia del popolo liberiano che, il 21 gennaio del 2018 (meno di un anno fa) aveva deciso di affidare la guida del proprio Paese all’ex stella del calcio, votato come giocatore africano del Secolo scorso. I tempi d’oro di George Weah sembrano essere lontani un’era geologica, come dimostrano le manifestazioni di piazza a Monrovia contro di lui e le politiche economiche del governo da lui guidato.

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In piazza, nella capitale della Liberia, ieri c’erano migliaia di persone per una manifestazione in cui si chiedeva chiarezza al presidente sul destino di quei fondi (si parla di 25 milioni di dollari) che il governo guidato da George Weah ha ritirato lo scorso anno dalla Federal Reserve liberiana. Soldi che, all’epoca del prelievo, dovevano servire per riempire le casse dello Stato dando ossigeno a una situazione economico-finanziaria disastrosa.

Le proteste contro il presidente George Weah

E la gente è scesa in piazza, venendo respinta da cannoni ad acqua e gas lacrimogeni che non hanno fatto altro che far crescere le tensioni e rendere sempre più imminente il punto di rottura. I manifestanti chiedevano al presidente Weah di fare chiarezza sulle promesse di maggior trasparenza – sia nei conti che nella gestione amministrativa, facendo riferimento anche a gravi fatti di corruzione nel Paese – durante la campagna elettorale che, meno di un anno fa, gli ha concesso le chiavi per guidare la Liberia.

L’inflazione alle stelle in Liberia

E nel mirino, come detto, c’è anche la politica economica. Perché se non è stato reso noto l’utilizzo e il ‘che fine hanno fatto?’ di quei soldi prelevati dalla Federal Reserve liberiana, un dato resta inequivocabile: in Liberia l’inflazione, negli ultimi 12 mesi, ha toccato vette altissime. E da qui arriva il fulcro delle proteste contro il governo.

(foto di copertina: da pagina Facebook di George Weah)

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