La Camera ha approvato la fiducia sulla manovra
23/12/2019 di Gaia Mellone
Il voto di fiducia sulla manovra è passato alla Camera con 334 voti favorevoli e 232 contrari, 4 gli astenuti. In serata atteso il via libera definitivo sul testo della manovra arrivato alla Camera “blindato” dopo le modifiche apportate dal Senato
La Camera ha approvato la fiducia sulla manovra
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«Con la Legge di Bilancio non ci limitiamo a mettere il Paese e i conti in sicurezza, ma vogliamo intraprendere un cammino ambizioso che attraverso il dialogo e il confronto con tutti punta a rendere l’Italia un Paese non solo più prospero ma più giusto e più unito» aveva dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri tramite una lettera pubblicata su Avvenire.
Sul testo della manovra da 32 miliardi arrivato alla Camera era stato apposto dall’esecutivo il voto di fiducia, in modo da evitare l’esercizio provvisorio. Una scelta che è stata definita pari alla censura dalle forze di opposizione. « Se al Parlamento togliete la legge di Bilancio non c’è più il Parlamento e non c’è più la democrazia parlamentare» ha dichiarato Giorgia Meloni durante il suo intervento in Aula annunciando il voto contrario del suo partito Fratelli d’Italia. Forti le accuse delle forze di opposizioni contro Roberto Fico: il presidente della Camera infatti è stato additato di aver violato il regolamento. «Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo né da presidente della Camera, né da deputato – si è difeso Fico – Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perché c’è il rischio dell’esercizio provvisorio e la necessità di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla. Io non ho violato in alcun modo il regolamento».
Manovra, i punti principali
Il valore complessivo della manovra ammonta a 32 miliardi. Il blocco dell’aumento dell’Iva da solo è costato 23 miliardi di euro, mentre per il cuneo fiscale sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021. Entrando in vigore da luglio 2020 si tradurrà in un aumento di circa 50 euro nelle buste paga di lavoratori al di sotto di una certa fascia di reddito.
Centrale era stata la discussione su plastic e sugar tax: il compromesso raggiunto prevede una notevole riduzione delle due imposte rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. La tassa sulla plastica, che si applica agli imballaggi monouso, varrà 45 centesimi al chilo e partirà da luglio, mentre quella sullo zucchero, che colpisce le bevande analcoliche, è rimasta a 10 centesimi al litro ma partirà ad ottobre.
La manovra introduce inoltre il “bonus befana”, ovvero il rimborso di una parte degli acquisti effettuasti con carta di credito e bancomat, per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici.
(Credits immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)