Perché si parla della ‘Piramide della Luce’ per la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio

Il marito non sa perché la moglie e il bambino si trovassero su quel tratto di strada

05/08/2020 di Enzo Boldi

Da oltre 24 ore sono state avviate le ricerche di Viviana Parisi e del piccolo Gioele. Madre e figlio, di cui si sono perse le tracce dopo un incidente stradale sulla Messina-Palermo, hanno fatto perdere le proprie tracce. Le forze dell’ordine stanno indagando su quello che, al momento, sembra essere – per dinamica – un allontanamento volontario. Il marito, Daniele Mondello, della 43enne non riesce a spiegare i motivi di questa sparizione in un luogo così distante dalla loro abitazione. E la cognata parla della cosiddetta Piramide della Luce, o Piramide del 38° parallelo, non distante dal luogo in cui è avvenuto l’incidente automobilistico.

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Secondo quanto raccontato dal marito di Viviana Parisi a La Stampa, la donna era uscita lunedì mattina per andare a comprare un paio di scarpe nuove per il figlio, il piccolo Gioele di 4 anni. Il punto d’arrivo di quella commissione doveva essere, sempre secondo la ricostruzione dell’uomo, il centro commerciale di Milazzo, a 15 chilometri dalla loro abitazione. L’automobile incidentata, però, è stata ritrovata sull’Autostrada Messina-Palermo, all’altezza di Caronia (nel Messinese). Un luogo che dista oltre 100 km rispetto a Venetico, cittadina in cui la donna vive insieme al marito e al figlio.

Viviana Parisi, il figlio Gioele e la Piramide della Luce

Non distante dalla zona in cui si sono perse le tracce di Viviana Parisi e del piccolo Giole, si trova un monumento chiamato anche Piramide della Luce. In un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, la cognata della 43enne ha ricordato un episodio che risale ad alcuni giorni fa: Viviana le chiese come arrivare alla Piramide del 38° parallelo, che si trova a Motta D’Affermo, non distante dal luogo dell’incidente.

L’incidente e la sparizione

Sempre secondo la cognata, che ha raccontato tutto ciò agli inquirenti, Viviana Parisi avrebbe mostrato di soffrire di un evidente stress durante il lockdown, con la paura quotidiana che il piccolo Samuele potesse ammalarsi. Poi quella richiesta sulla Piramide della Luce, un’installazione che richiama il concetto di immortalità (tipica della cultura egizia) e della transitorietà. Per il momento, ovviamente, si tratta solamente di un’ipotesi. Nel frattempo, infatti, sono in corso le rilevazioni sul telefono lasciato in macchina dalla donna. Da lì si potrebbero ottenere indicazioni più certe.

(foto di copertina: di Mediaterra, su Wikipedia)

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