Raccontare la natura attraverso Vivaldi: il progetto de I solisti Aquilani insieme a Daniele Orlando

Un paio di piedi scalzi, che poggiano sull’erba. Di fronte, altri piedi, stavolta su un terreno arido e morto. La copertina dell’album «Le quattro stagioni» registrato dal progetto “Una nuova stagione“, ovvero I solisti Aquilani insieme a Daniele Orlando, mostra fin dall’inizio la chiave interpretativa delle musiche di Vivaldi. Un “chiaroscuro” visivo e sonoro: da un lato la Natura per come era e per come la raccontava Vivaldi, e dall’altro la Natura violata come quella che abbiamo troppo spesso di fronte ai nostri occhi.

La copertina dell’album

Vivaldi e la natura: il progetto che unisce musica classica e ambientalismo

L’eccellente esecuzione della musica classica si unisce ad un messaggio ambientalista. Sulle note di Vivaldi, il collettivo intende sensibilizzare il pubblico sul deturpamento costante a cui l’ambiente è sottoposto per colpa dell’uomo. Manifesto di questa innovativa visione è il cortometraggio, che viene presentato al pubblico all’inizio di ogni concerto. Ideato e diretto da Daniele Orlando in collaborazione con Serena Raschellà, mostra al pubblico al chiave interpretativa dell’intera esibizione: le immagini mostrano il nostro pianeta come era, e come è oggi. Al verde dei boschi viene contrapposto il grigio dei fumi delle fabbriche. All’acqua pulita dei fiumi, quella inquinata dalla plastica che affolla i nostri mari. Il ruolo dell’uomo è fondamentale e anch’esso ambivalente: se da un lato è il carnefice del suo stesso ambiente, dall’altro ne può essere l’unico salvatore. Attraverso l’ascolto delle musiche di Vivaldi lo spettatore viene catapultato in una corsa disperata che ha come unico obbiettivo quello di riconnettere l’uomo con il suo ambiente.

Un’immagine dal cortometraggio di Daniele Orlando e Serena Raschellà

«Le quattro stagioni»: due versioni per il progetto visionario

L’album, pubblicato dall’etichetta discografica belga Muso, non contiene solo musica: è infatti arricchito dai contributi letterari di Donatella di Pietrantonio e Dacia Maraini, e dall’introduzione all’ascolto di Sandro Cappelletto.  Dell’album ne esistono due diverse versioni. La prima “naturale” senza artifizi, che rispecchia in maniera quasi purista la natura per come veniva descritta da Vivaldi. L’altra invece è stata “dotata” dalle mani di Michael Seberich. L’intervento dell’ingegnere del suono, tra i più famosi e riconosciuti al mondo,  si traduce «in una emissione di suono esasperata, mutuata dalla musica elettronica» ha spiegato Daniele Orlando, maestro concertatore e violino solista. Pubblicato il 16 novembre, l’album ha riscosso da subito un successo di vendite e ascolti sui digital store: in soli 10 giorni su Spotify aveva superato i 600.000 ascolti.

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