Il Presidente della Basilicata impone ai sindaci il silenzio (anche social) sul Coronavirus
26/03/2020 di Enzo Boldi
Troppe informazioni, forse, creano confusione. Zero informazioni, però, creano il caos. Eppure sembra essere questa la linea dettata da Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata, che ha inviato una nota ai sindaci e all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) in cui impone – in via categorica – il silenzio stampa e social sulle questioni legate ai tamponi positivi al Covid-19. Il tutto, secondo il Presidente, per tutelare la privacy delle persone affetta da Coronavirus.
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Questo il testo della nota informativa inviata da Vito Bardi ai sindaci della Regione Basilicata e all’Anci.
Gentili sindaci,
In riferimento alle informazioni sul risultato dei tamponi Covid-19, si invitano le Signorie Loro, ad astenersi in via categorica da eventuali dichiarazioni pubbliche, o mediante social, al fine ultimo di garantire la privacy dei soggetti attualmente risultati positivi al Covid. Ricordo alle Signorie Loro che la privacy è tutelata dalla legge, non trascurando che tale tipo di comunicazione crea allarme e panico nelle popolazioni amministrate.
Vito Bardi impone il silenzio ai sindaci
Astenersi in via categorica. Insomma, non si tratta di un invito alla moderazione nelle dichiarazioni a mezzi stampa o social, ma di una vera e propria imposizione al silenzio. Il motivo è uno ed è lo specchio del tempo che stiamo vivendo. Nei giorni scorsi, infatti, alcuni primi cittadini hanno rilasciato dichiarazioni sul numero di contagiati nei vari comuni della Basilicata. Sembrerebbe, inoltre, che qualcuno si sia lasciato addirittura sfuggire nomi e cognomi delle persone affette da Covid-19, nel tentativo di avvisare chi è stato a contatto con loro a procedere con la quarantena.
Poche informazioni
Ma gli stessi sindaci hanno lamentato un livello molto basso di informazione da parte della autorità sanitarie locale. Insomma, la storia del cane che si morde la coda. La nota di Vito Bardi è molto dura e fin troppo netta. Forse si poteva ricordare ai sindaci della sua Regione di evitare di diffondere dati sensibili, senza però impedire loro di raccontare le realtà locali a suon di numeri. Le via media, forse, era la più necessaria.
(foto di copertina: da profilo Facebook)