La vita segreta delle mamme prostitute
08/05/2010 di Maria Teresa Mura
Donne con un mestiere particolare, madri affettuose che cercano di conciliare due aspetti della loro vita diametralmente opposti.
Quando si vuole offendere qualcuno, gli si dice “Figlio di...”, è qualcosa di fin troppo scontato. Cosa accade a tutti quei bambini per cui è realmente così? Come cercano le loro madri di proteggerli da una realtà che può farli soffrire? Zoe Hansen , scrittrice ed ex prostituta che cresce suo figlio insieme al marito in nell’East Village di Manhattan, spiega cosa significa far fronte a questa problematica: “Se la cosa peggiore che possa accadere a mio figlio è che qualcuno gli dica che sua madre è una puttana, allora posso tranquillamente dire che è un bambino fortunato, e che io ho assolto al meglio il mio lavoro di madre“, dice. Ma comunque Zoe come tutte le mamme ritiene che il suo bimbo di 7 anni debba godersi la sua infanzia il più a lungo possibile, e che per conoscere “i fatti della vita” ci sia ancora tempo.
RUTH: CI SI NASCONDE PER AMORE – Le prostitute fronteggiano un sentimento ambivalente: essere orgogliose del proprio lavoro e allo stesso tempo doverlo nascondere per proteggere i propri cari. Ruth Morgan Thomas, tra le fondatrici dello Scottish Prostitutes Education Project, , ha lavorato in un salone per massaggi a Edimburgo, quando sua figlia Tara era piccola. “Non ho mai avuto alcun aiuto da parte del padre di Tara,” dice, “che ho lasciato quando lei aveva due anni e mezzo“. Ha continuato serenamente la sua carriera come escort, senza pensare di vergognarsi per questo. Tuttavia, dice, “sono stata costretta dalle circostanze a non manifestarmi come sex-worker in alcuni luoghi come la scuola di mia figlia. Infatti quando Tara aveva 7 anni, qualcuno mi riconobbe e i bambini della sua classe vennero a sapere che lavoro svolgessi; cominciarono a molestarla, al parco giochi ad esempio, offrendole 50 pence in cambio di un tipo di prestazione che non era comprensibile per una bambina della sua età“. Ruth ha provato a far valere i suoi diritti, cercando di attivare la scuola affinchè gli episodi di bullismo si fermassero. Quello che ha ottenuto è stato anche peggiore di quello che voleva combattere: ” Hanno cercato di farmi vergognare, un medico della scuola mi ha invitato a partecipare a incontri per ricostruire la mia morale, Tara cominciò ad essere un caso per docenti e funzionari“. Ruth è stata costretta a mandare la figlia a una scuola privata.
CLAUDIA: UN’ESPERIENZA FORMATIVA – Claudia ha due figli, di diciotto e otto anni,prima di diventare madre faceva la escort e ora lavora in una hot line quando i ragazzi sono a casa del padre. Secondo Claudia fare la prostituta per otto anni, a volte per strada, in realtà ha contribuito a prepararla alla maternità. “La capacità di capire prontamente una situazione di pericolo, mantenere la calma, non mostrare le proprie reazioni, è una abilità molto importante“, sottolinea. “Se sono preoccupata per qualcosa, riesco a parlare con i miei figli senza essere verbalmente aggressiva.”
ABBY: POTREI AVERE PROBLEMI – Abby, un figlio di 10 anni, prostituta da uno: vive ad Adelaide, in Australia, e lavora part-time; i suoi clienti sono un mix di frequentatori abituali e nuovi che la trovano grazie ad annunci. “Lavoro un fine settimana completo al mese, quando mio figlio va a trovare il padre», dice lei, “e un giorno alla settimana in casa di un amico, quando il bambino è a scuola“. Il suo ex-marito, contribuisce con un assegno irrisorio al mantenimento del figlio e non sa cosa Abby faccia per tirare avanti . O forse non vuole. Lei lo tiene all’oscuro, perché, dice, “potrebbe creare problemi per la custodia se sapesse.” Quello di Abby è un caso molto comune. Molte madri si ritrovano da sole a dover provvedere alla famiglia mentre i padri dei loro figli sono assenti. Juliana, ora nonna, ha iniziato a lavorare come squillo quando aveva un bambino di sei anni. “Ho avuto ex-marito che non mi ha dato un soldo, ma siamo buoni amici, e non mi è mai venuto in mente di chiedergli nulla perché avere il bambino era una mia idea, lui non era pronto per fare il padre“. Juliana è preoccupata per la nipotina di 4 anni.“Non vorrei che sapesse che la nonna faceva la puttana. Penso solo che sarebbe terribilmente sconvolgente in questo nuovo clima moralistico“.
GIUDIZI AFFRETTATI – Molte donne sole scelgono questa strada per assicurare un futuro sereno ai loro figli, non facendo mancare loro nulla, ma per molte la vita è comunque difficile, si tratta di mera sopravvivenza, e oltre ad ingegnarsi per sbarcare il lunario, si ritrovano ad avere contro tutta la società, pur essendo ottimi genitori, forse migliori di molti altri con un lavoro più “rispettabile”: di fatto, e per forza di cose si ritrovano a dover proteggere i figli con più attenzione di quella che riserviamo solitamente ai nostri. Anche alle madri prostitute, allora, buona festa della mamma, ve lo meritate.