Virginia Raggi ha assunto Marione per un progetto sull’educazione civica, ma la scelta fa discutere

Una nuova decisione della sindaca di Roma Virginia Raggi sta sollevando diverse polemiche. Ad aver scatenato un polverone sarebbe la collaborazione, con contratto di 6 mesi ma a titolo gratuito, con Mario Improta, il vignettista noto come “Marione“. L’artista però, che spesso aveva proprio la prima cittadina di Roma come protagonista delle sue strisce, è stato più volte attaccato per un umorismo “eccessivo”, e accusato di essere razzista e misogino. Eppure, è stato assunto per un progetto che isnegni l’educazione civica e il valore della legalità all’interno delle scuole.

Virginia Raggi ha assunto Marione per un progetto sull’educazione civica, ma la scelta fa discutere

Stando a quanto scritto sul contratto, Mario Improta è stato assunto con lo scopo di realizzare e sviluppare «innovativi modelli informativi anche attraverso l’utilizzo del linguaggio e dei mezzi espressivi propri della fumettistica» al fine di « promuovere fra gli studenti degli istituti scolastici romani la cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile». Un sorta di fumetto per spiegare l’educazione civica: una idea lodevole e interessante, ma il fatto che la scelta sia caduta su Marione ha scatenato molte polemiche. Su twitter si leggono commenti come  «Vignettista stupido misogino e razzista del 5s collaborerà con la giunta Raggi per insegnare “senso civico” ai giovani nelle scuole. fate ribrezzo»  di Bidizeta, o «Voi ce lo mettereste Marione a insegnare ai vostri figli come si sta al mondo?» rilancia Mazzetta. Tanto che Marione era stato bandito anche da Twitter per via di «comportamenti molesti, intimidatori o finalizzati in qualche modo a denigrare o umiliare gli altri». Non proprio la bandiera dell’educazione civica insomma.

Ma a saltare all’occhio è il fatto che il vignettista abbia preso spesso e volentieri di mira proprio il Partito Democratico, soprattutto nelle sue rappresentazioni femminili, ovvero il nuovo alleato del Movimento 5 Stelle. Tanto che a lui viene attribuita anche l’identità di MIDA, un account che attacca molto spesso Laura Boldrini. Che dietro ci sia lui è solo una voce di corridoio, ma le sue vignette parlano da sole, come quella in cui descrisse Maria Elena Boschi come una «donnetta».

(credits immagine di copertina: ANSA/ FRANCO BOLZONI)

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