Sardegna, muore soffocato in un centro di accoglienza un bimbo originario della Nigeria

18/12/2018 di Redazione

Tragedia della disperazione, in Sardegna. Un bambino di un anno, originario del Mali, è morto soffocato la mattina del 18 dicembre a Villasor, nel Medio Campidano. Il piccolo era ospite insieme alla mamma originaria della Nigeria di un centro di accoglienza per migranti. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe rimasto soffocato mentre mangiava.

Villasor, la storia di Bouba: soffocato dai cereali

Il pronto soccorso si è immediatamente recato sul posto con un’ambulanza e un team medico. I sanitari hanno provato a rianimare il bambino per oltre due ore, senza tuttavia riuscirci. Il bambino ha mostrato qualche piccolo segnale di ripresa, ma alla fine, non c’è stato nulla da fare, nonostante sul posto si fosse recato anche un elicottero dell’ospedale.

La famiglia era arrivata in Italia da qualche tempo e aveva trovato rifugio presso il centro di accoglienza di Villasor in via Cagliari. Questa mattina, intorno alle 8.30 – stando a quanto riferito dall’Unione Sarda – il bambino stava mangiando dei cereali insieme alla madre, Nina di 25 anni. Qualcosa gli è andato di traverso mentre faceva colazione e ha smesso di respirare. Inutili i primi tentativi di rianimarlo della donna, che continuava a gridare «Bouba, Bouba» (questo era infatti il vezzeggiativo della piccola vittima). Anche gli altri ospiti del centro, circa 15 persone, hanno cercato di offrire il loro aiuto senza tuttavia riuscire a risolvere la situazione.

Ulteriori accertamenti verranno portati a termine nelle prossime ore. I carabinieri della Compagnia di Sanluri, dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie in mattinata, stanno lavorando per comprendere le dinamiche della tragedia.

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