Il video dello sparo a Manuel Bortuzzo

La versione online del quotidiano romano Il Tempo ha pubblicato il video del ferimento di Manuel Bortuzzo. Le telecamere di sorveglianza della tabaccheria di via Menandro a Roma hanno registrato il momento in cui il nuotare trevigiano è stato ferito alla schiena da un proiettile.

Manuel Bertozzo: il video del ferimento e le polemiche

Il video contiene immagini molto forti. Manuel è insieme alla fidanzata, quando sente un rumore: e entrambi si voltano, poi lui si accascia a terra. Rimane lì, disteso, mentre la ragazza cerca di dargli soccorso. Il ragazzo ora si sta riprendendo, ma resterà paralizzato e dovrà dire addio alla sua carriera da nuotatore e al suo sogno delle Olimpiadi.

La pubblicazione del video ha suscitato molte polemiche. Per questo Franco Bechis, direttore de Il Tempo che per primo ha diffuso le immagini, ha scritto un editoriale a corredo della registrazione. «Prima di decidere se rendere pubblico o meno il video della telecamere di sorveglianza che hanno fissato i drammatici istanti dell’agguato a Manuel Bortuzzo- scrive Bechis sul sito online della testata –  ho chiesto non solo alla redazione, ma a tutte le persone che mi sono care se nei miei panni lo avrebbero pubblicato o riposto nel cassetto. Me lo sono chiesto prima di tutto da padre di tre figli: avrei voluto vederle quelle immagini? No, non avrei voluto. Ma non avrei potuto evitarlo». Il direttore continua chiedendo perdono alla famiglia del giovane: «ho deciso di pubblicarle, dopo che la nostra bravissima Silvia Mancinelli mi ha spiegato di avere tolto l’audio che nulla avrebbe aggiunto alla drammaticità della vicenda, e qualsiasi fotogramma cruento. Le pubblico perché tutti possano guardare in faccia l’orrore di quel che è accaduto per scuotere quel senso di normalità che purtroppo contagia come un virus anche davanti a fatti così incredibili». Dopo aver descritto le immagini contenute nel video, Bechis conclude spiegando che «con queste immagini è giusto fare i conti, per non scrollare le spalle, trovare un anestetico alla bestialità che sta prendendo parte di questa città, e dimenticare il giorno dopo. Non è l’anestesia, la scrollata di spalle, l’omertà che ha protetto la fuga dei due con la pistola per troppe ore quel che serve a svegliare questa città. Ma l’orrore di questa disumanità visto in faccia, il pensiero che sarebbe potuto capitare a te, a me, ai nostri figli, che non si può proprio voltare la testa da un’altra parte…»

(Credits immagine di copertina: un frame del video condiviso da iltempo.it) 

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