Anziano aggredito a Pistoia, nei guai cinque ragazzini dai 13 ai 16 anni | VIDEO

21/02/2018 di Redazione

Nei guai dopo il video virale. Sono stati identificati e denunciati dalla squadra mobile di Pistoia cinque ragazzini, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, ritenuti responsabile dell’aggressione di un anziano avvenuta a Casalguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese. La scena è stata filmata da uno dei minori e successivamente caricata sui social network, dove è diventata virale. L’episodio risale al 16 febbraio, ma è emerso due giorni dopo, dopo la diffusione in rete.

 

 

QUI IL VIDEO DA ‘IL TIRRENO’

 

Il video dell’anziano aggredito a Pistoia, denunciati cinque minori

La vicenda è ora al vaglio della procura dei minori di Firenze. I magistrati ai minori contestano il furto con strappo. Nelle immagini si vedono i ragazzini che avvistano l’anziano claudicante, che cammina aiutandosi con un bastone, e che si avvicinano a lui e preparano l’aggressione ridendo. In particolare nel video uno dei ragazzini strappa il bastone dalle mani dell’anziano (Angelo Brozzi, di 76 anni) e lo fa cadere a terra. La polizia è riuscita a risalire ai giovanissimi responsabili osservando le loro conversazioni in chat, consultando le persone che avevano partecipato ai commenti dopo la diffusione delle immagini. La squadra mobile ha sequestrato i telefoni cellulari utilizzati da tre degli indagati e alcuni capi di abbigliamento.

Uno dei cinque minorenni individuati ha meno di 14 anni e quindi non imputabile mentre gli altri hanno tra i 16 e i 14 anni. «I ragazzi sono tutti italiani – ha affermato il vicesindaco di Serravalle Pistoiese Federico Gorbi – uno è nato in Italia da famiglia di origine straniera. Episodi di questo genere da noi non si erano mai verificati. Piccoli episodi di teppismo c’erano stati in passato, ma si è trattato di graffiti sui muri, qualche danno alle cose, ma mai episodi contro le persone e soprattutto così gratuiti. Dispiace che si sia superato un limite finora mai superato. È questo che amareggia e preoccupa di più».

(Immagine da video via Facebook)

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