La fase 3 dei viaggi in aereo: obbligo di mascherina, ma si potranno vendere tutti i posti a bordo

12/06/2020 di Enzo Boldi

Con l’ultimo dpcm firmato da Giuseppe Conte cambieranno anche i viaggi in aereo, tornando a una parvenza di normalità differente rispetto alle ultime settimane. Resta l’obbligo di indossare la mascherina a bordo (ma con l’indicazione di sostituirla dopo quattro ore), sparisce il distanziamento sociale – con alcune indicazioni tecniche – e tutte le compagnie di viaggio potranno tornare a vendere tutti i sedili disponibili sui propri aerei.

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Cambiamenti che vanno a legarsi alle linee guida dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea, uniformando il nostro Paese a quanto deciso a livello continentale. I viaggi in aereo, dunque, saranno più affollati rispetto a quanto lo siano stati nell’ultima settimana (quella della riapertura dei confini tra le varie Regioni). Ma ci sono delle indicazioni che le compagnie aeree dovranno adottare nel corso dei propri itinerari affinché possano vendere tutti i posti disponibili.

Viaggi in aereo, come cambiano dal 15 giugno

«È consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria». È questo quanto scritto nell’allegato tecnico al dpcm che entrerà in vigore il 15 giugno nel capitolo dedicato al trasporto aereo. Dunque, per poter vendere tutti i posti disponibili (derogando al distanziamento sociale), occorrerà rinnovare l’aria a bordo ogni tre minuti.

Il cambio della mascherina

Resta inalterato il capito della mascherina: come ovvio, infatti, sarà ancora obbligatorio indossare il dispositivo di protezione a bordo degli aeromobili (ma anche all’interno di tutte le aree di un aeroporto). Ma la mascherina dovrà essere sostituita dopo quattro ore di utilizzo. Per il momento viaggi in aereo così lunghi non sono previsti dato che l’Unione Europea non ha ancora aperto i suoi confini esterni, ma potrebbe rappresentare un’indicazione da mantenere dal mese di luglio. Tra le prescrizioni che restano inalterate c’è anche la misurazione della temperatura corporea: se superiore ai 37,5° non si potrà viaggiare.

(foto di copertina: da Pixabay)

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