“Vi prego, fate morire le mie figlie”
21/06/2011 di Tommaso Caldarelli
Terribile storia che arriva dall’India
Può un padre chiedere che le proprie due figlie muoiano? Difficile dare una risposta generica. Ci addentriamo in una storia che mette in dubbio alcune delle nostre certezze più basilari: i padri non dovrebbero seppellire i figli. E se, per evitargli sofferenze indicibili, chiedono al governo del proprio paese che venga dato il consenso per ucciderle entrambe? Questo è ciò che accade in India.
GEMELLE SIAMESI – Il padre di Saba e Fahar Shakel non sa più cosa deve fare. Le sue due figlie sono due gemelle siamesi, attaccate fra di loro nel modo più raro possibile per una vicenda del genere: esse sono attaccate per un lembo del cranio. Fino a pochi anni fa (ora, ne hanno 15) il padre racconta di averle viste piene di vita, e perfettamente in grado di sopravvivere. Ma ora “hanno dolori lancinanti” e la loro famiglia non sa più in che modo assicurargli una vita normale. Tutto dipende da una scelta, una scelta difficile e dolorosa che la famiglia ha compiuto sulla vita delle bambine: non operarle per la divisione quando l’età l’avrebbe consentito.
Cinque anni fa la famiglia Shakeel rifiuto’ l’offerta del principe ereditario di Abu Dhabi, lo sceicco Mohammed bin Zayed al Nahyan, di pagare le ingenti spese necessarie a separare le ragazzine. Era stato convocato un chirurgo americano, Benjamin Carson, che aveva studiato il caso in un ospedale di New Delhi, ma alla fine il padre delle bambine, un venditore di te’ dell’area di Patna, aveva detto di no: ‘Temeva di perderne una o tutte e due nell’intervento e non avrebbe retto al dolore’, scrive oggi il quotidiano britannico Daily Telegraph raccontando l’angosciosa vicenda.
Questa scelta oggi, come abbiamo detto, si riversa sulla vita delle bambine, ormai ragazze.
SITUAZIONE INSOSTENIBILE – Secondo il Daily Telegraph, che come abbiamo visto è la fonte dalla quale le notizie arrivano in Italia, le bambine sono ormai preda di dolori lancinanti; vivere un’esistenza ordinata e quotidiana è del tutto impossibile per loro.
I loro corpi sono cresciuti, e Saba e Fahar hanno sofferto dolori molto severi e condivisi; mal di testa accecanti e l’umiliazione di un linguaggio sempre più difficile. Non sanno la causa esatta delle proprie agonie perché non sono stati in grado di permettersi test medici o trattamenti fin da quando hanno rifiutato l’offerta chirurgica dello Seicco Mohammed.
La loro situazione è davvero terribile.
Le bimbe avevano inoltre solo due reni, non quattro, tutti e due nel corpo di Fahar. (…) Con il passare degli anni, e con l’arrivo dell’adolescenza, le cose sono cambiate: i medici hanno avvertito i familiari che la dipendenza delle due ragazze dai reni di Fahar provoca a entrambe ipertensione, rapide perdite di peso e debolezza diffusa. ‘Hanno dolori lancinanti per 15 ore al giorno’, ha detto Tamana Ahmad Malik, il fratello maggiore delle siamesi: ‘Negli ultimi mesi hanno avuto emicranie lancinanti. Fanno fatica a parlare e i loro arti si stanno deformando’
Una vera e propria agonia.
“FATELE MORIRE” – Non c’è speranza: o, almeno, il padre l’ha persa. Non voleva vederne morire una cinque anni fa: ora, sta pregando in ginocchio il governo del suo paese affinché gli permetta di vederle morire entrambe. E’ passato il tempo dei giochi.
Cinque anni fa erano due ragazzine piene di vita, allegre e in buona salute, a parte le difficolta’ nei movimenti legati alla loro condizione di siamesi. Passavano le giornate a guardare i film di Bollywood e a fare giochi da tavola.
Ora, il padre e il medico che le segue sono d’accordo: il governo le lasci morire, così non possono vivere.
Ieri ha detto che le loro vite sono già insopportabili e senza l’aiuto del governo ad alleviare i loro problemi, dovrebbero essere autorizzate a terminare le loro sofferenze. Il dottor Shakeel, che le segue per 65 sterline al mese, non può permettersi ulteriori cure. (…) “Le bambine vogliono vivere e godersi la vita come fanno le altre ma quando soffrono, piangono e chiedono aiuto.
Quanto può essere straziante una vista del genere, per un padre? Fino a chiedere che qualcuno permetta che muoiano.