Il vergognoso sfregio di un murale a Milano: Falcone punta la pistola a Borsellino

A Milano è stato vandalizzato il murale dedicato ai giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino realizzato in corso di Porta Ticinese dal writer siciliano Tunus. A denunciarlo è stato, su Facebook Alvise Salerno, un palermitano trapiantato nel capoluogo lombardo. Tra le mani di Falcone è spuntata un’arma, una pistola, realizzata con vernice rossa, puntata alla testa di Borsellino.

Milano, vandalizzato il murale di Falcone e Borsellino

«È successa una cosa orrenda – ha scritto Salerno nel posto sulla sua bacheca che accompagna la foto dello sfregio -.
Il murales di Falcone e Borsellino, in corso di Porta Ticinese a Milano, è stato vandalizzato. Qualche idiota ha deciso di disegnare una pistola rossa sulla mano di Falcone, che spara in fronte a Borsellino. Un simbolo, un segno di libertà e giustizia, massacrato brutalmente dalla mancanza di cervello di una testa di cazzo. Milano, l’Italia intera, non può accettare questi gesti. Dietro un gesto, tanto stupido quanto schifoso, si può nascondere qualcosa di ancora più tragico». «Falcone e Borsellino, oggi, sono morti una seconda volta. A ucciderli – ha commentato ancora Salerno -, sia fisicamente in passato che iconograficamente, dei decerebrati ignoranti di cui, purtroppo, non ci libereremo mai». Il murale di Falcone e Borsellino deturpato è stato realizzato nel 2013.

 

 

(Immagine dal profilo Facebook di Alvise Salerno)

Share this article