Non è vero che allo Spallanzani di Roma c’è una 20enne in terapia intensiva

Tra le varie notizie relative al Covid e ai giovani questa è stata smentita

19/08/2020 di Ilaria Roncone

Oggi si è parlato di una ventenne ricoverata in terapia intensiva allo Spallanzani di Roma a causa del Covid contratto in Sardegna. La notizia, riportata da varie testate, è stata smentita dall’ospedale stesso che ha confermato di avere tre pazienti in ricovero ordinario causato dal coronavirus preso a Portorotondo ma nessuna ventenne romana in intensiva. Intanto oggi i numeri coronavirus in Lazio sono saliti e D’Amato, assessore alla Sanità della regione, ha fatto presente come il fatto che anche i giovani debbano ricoverarsi ci deve ricordare la serietà della situazione.

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Lo Spallanzani smentisce la notizia delle 20enne romana in terapia intensiva

Non c’è nessuna ventenne romana che viene da Porto Rotondo ricoverata in terapia intensiva stando alla nota rilasciata dall’istituto di ricerca Lazzaro Spallanzani di Roma. «Tre dei pazienti ricoverati presso lo Spallanzani sono provenienti dal cluster di contagi di Porto Rotondo, in Sardegna. Questi pazienti si trovano ricoverati in regime di ricovero ordinario, tutti in condizioni cliniche buone, e non necessitano di alcun tipo di supporto respiratorio», si legge nella nota dell’ospedale, che mira a chiarire che non esiste nessuna ventenne romana attualmente in intensiva lì. «Nello smentire categoricamente qualunque falsa notizia relativa alla presenza di una ‘ventenne romana’ ricoverata in terapia intensiva, la Direzione Sanitaria ribadisce che le uniche informazioni veritiere attengono ed atterranno sempre a quanto emesso dai bollettini medici pubblicati sul sito istituzionale www.inmi.it e sui principali social network», chiarisce la nota.

D’Amato invita a non sottovalutare il coronavirus

Con ben 75 nuovi casi, il Lazio soffre per l’importazione e per il ritorno dei giovani dai luoghi in cui sono stati individuati nuovi focolai, in cima alla lista la Sardegna. D’Amato ha voluto sottolineare che con il coronavirus non si scherza e che la malattia «non va sottovalutata perché colpisce indistintamente se non si mettono in atto le necessarie precauzioni». L’assessore ha denunciato quindi il «calo di attenzione che c’è stato e a chi ne ha sottovalutato gli effetti», invitando la popolazione a mantenere alta la guardia e a rispettare le principali regole per arginare il contagio: mascherina quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, distanziamento sociale e accurata e assidua pulizia delle mani.

 

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