Spiegate a chi si indigna per la frase di Vauro che Babbo Natale non esiste

Oggi ci troviamo costretti a spiegare, sia a una serie di persone che affollano quasi quotidianamente i salotti televisivi, sia a tanti utenti del web, che Babbo Natale non esiste. Sembra paradossale e invece è così. Non è che ci volesse tutto questo fact checking in verità. La cosa è piuttosto evidente a qualsiasi bambino d’età superiore agli 8-9 anni (ma oggi ci sono anche ragazzini più precoci) che, di nascosto o perché incappati in qualche informatissimo articolo su internet, venga a sapere che i doni sotto l’albero ce li mettono il papà, la mamma o i parenti più prossimi. Invece, ieri un intero popolo si è indignato perché il vignettista Vauro ha fatto una battuta su un personaggio che non esiste.

LEGGI ANCHE > Lite in diretta tra Vauro e un neofascista, si arriva quasi alle mani | VIDEO

Vauro su Babbo Natale, la polemica da Del Debbio

I fatti: nello studio del programma di Paolo Del Debbio (Diritto e Rovescio) si discuteva, come al solito, di tradizioni, di italianità e di sovranismo. La voce fuori dal coro, come spesso capita, era rappresentata da Vauro, il vignettista irriverente, noto per le sue posizioni contrarie a ogni forma di sovranismo.

Ovviamente, si stava discutendo sul presepe nella scuola italiana: sulle classi che vi rinunciano in nome della laicità e su quelle che proprio non possono fare a meno. La questione è diventata politica, perché molto spesso fatta bandiera di partiti come Lega e Fratelli d’Italia. Il ragionamento di Vauro era piuttosto semplice. Vista la globalizzazione imperante, il Natale non viene più percepita come la festa religiosa della nascita di Gesù, ma come una festa consumistica in cui i bambini aspettano principalmente i regali di Babbo Natale.

Vauro su Babbo Natale, non è altro che una sua caricatura

La definizione, potremmo dire la caricatura, che Vauro ha fatto di Babbo Natale è questa: «Babbo Natale: ossia un ciccione, dall’aria anche vagamente pedofila e anche un po’ inquietante». In studio si è scatenato il pandemonio. Vauro è stato definito «volgare», il conduttore Paolo Del Debbio lo ha ripreso chiedendogli: «Ma perché devi dire queste bischerate?» e la discussione è andata avanti su questo tenore ancora per un po’ di tempo.

Una indignazione che quasi non si vede quando si affrontano temi ben più importanti (che non stiamo qui a citare, per evitare la definizione di benaltristi). Babbo Natale non è un personaggio reale e ognuno se lo immagina come può. Si immagini alle tante dissacranti battute dei Simpson sul tema, sugli articoli di regalo a tema natalizio in forme falliche, alla maglietta di Walmart con Babbo Natale che sniffa cocaina, passando per Nightmare before Christmas e per la puntata natalizia di Black Mirror.

Per Vauro, abituato a vedere sempre l’altra faccia dei personaggi, il loro lato grossolano, quello da mettere in evidenza in eventuali caricature, evidentemente Babbo Natale è così. Non gli arriverà mai una querela da via delle Renne 25, in Lapponia. Perché, che rivelazione dolorosa, Babbo Natale non esiste.

Share this article
TAGS