Vauro rivela: «Sono sotto tutela generica dopo le minacce dei fan di Salvini e Meloni»

11/02/2020 di Enzo Boldi

«Sono ‘sotto tutela generica’ dalla vigilia di Natale. Non la ho chiesta io, è stata una decisione indipendente della Prefettura». Lo rivela Vauro Senesi all’AdnKronos, dopo le ultime polemiche per la sua dichiarazione sul giorno del Ricordo per le Foibe, ritenuto un «trucido strumento di propaganda». La decisione del prefetto è stata presa dopo le minacce rivolte al vignettista sui social, con particolare riferimento ai commenti apparsi sotto i post pubblicati da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

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«Giorgia Meloni che fa la vittima dell’odio sui social con le Sardine e poi mi scatena contro i fascisti d’Italia da cui sto ricevendo anche minacce di morte», ha detto Vauro che ha anche contestato «l’ipocrisia della stampa progressista che dovrebbe essere dalla mia parte ed invece tace, perché io non faccio parte di parrocchie». E le minacce nei suoi confronti, via social, arrivano da tempo e sotto ogni post social pubblicato dalla leader di Fratelli d’Italia e dal segretario della Lega, in cui riportano alcune sue citazioni.

Vauro sotto tutele generica dopo le minacce ricevute

E non solo. I commenti, gli insulti e le minacce non sono arrivati solamente a corredo dei post pubblicati su Twitter o Facebook dai due politici sopra citati, ma c’è una corrispondenza temporale tra quanto scritto da Giorgia Meloni e Matteo Salvini e i commenti che si sono riversati anche sulla pagina social di Vauro. E si parla di ‘auspici’ a finire in una fossa comune rivolti al vignettista e alla sua famiglia, fino a proclami di violenza fisica nei suoi confronti.

Le querele di Salvini

«I commenti in rete sono arrivati immediatamente dopo le sue dichiarazioni. Basta guardare gli orari dei post – ha proseguito Vauro -. Ma io sono e resto un coscritto della libertà. Non me ne fotte un cazzo dei giudizi come della tutela generica. O delle quattro querele di Salvini, tre delle quali sono state archiviate. Forse per questo stavolta nei commenti si è mostrato meno in forma».

(foto di copertina: da Dritto e Rovescio, Rete 4)

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