Matteo Salvini pronto a querelare Vauro per la sua vignetta sulla legittima difesa
07/03/2019 di Enzo Boldi
Matteo Salvini spiega di non esser lui a seminare odio. Anzi, sono altri che lo utilizzano per fare satira propagandistica violenta. E così il ministro dell’Interno è pronto a querelare Vauro Senesi per la sua ultima vignetta sul tema della legittima difesa, provvedimento approvato alla Camera dei deputati e ora al vaglio del Senato. Nel disegno si vede il leader della Lega, con la consueta divisa da poliziotto, che scambia una pistola per il suo smartphone e si ‘spara’ un selfie.
«Nuova legge sulla legittima difesa. Selfie fatale. Quando scambiò la pistola per il telefonino», si legge nel testo della vignetta di Vauro che accompagna il disegno di Matteo Salvini in divisa intento a farsi un autoscatto ‘killer’. Uno sketch che non è affatto piaciuto al ministro dell’Interno che ha annunciato sui social la sua intenzione di querelare il famoso vignettista.
E poi è Salvini che “semina odio”… Querela per il signor Vauro, che dite?
E, alla faccia dei sinistri, buona giornata Amici.☺️ pic.twitter.com/Xn67Cuffad— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 7 marzo 2019
Vauro e la vignetta contro Salvini e la legittima difesa
La vignetta è forte, con l’autoscatto killer del leader della Lega che si spara in testa con una pistola, sottolineando – sotto forma di iperbole – come la legge sulla legittima difesa voluta proprio dal Carroccio sia la causa di questa confusione fatale per il ministro dell’Interno. «E poi è Salvini che semina odio – scrive Matteo Salvini sui proprio canali social -. Querela per il signor Vauro, che dite? E, alla faccia dei sinistri, buona giornata Amici».
Una volta era «Siamo tutti Charlie Hebdo»
Come sottolina in un tweet Selvaggia Lucarelli, giornalista ed editorialista de Il Fatto Quotidiano, lo stesso Matteo Salvini, a poche ore dalla tragedia di Parigi del 7 gennaio 2015, quando un commando armato entrò nella sede della rivista Charlie Hebdo rea di aver ironizzato sull’Islam uccidendo dodici persone, twittò in difesa della satira libera. Ora, però, le cose devono essere cambiate quando si viene toccati in prima persona.
Ah. Hai cambiato idea pure sulla satira. pic.twitter.com/mAvXlmPZ2Q
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 7 marzo 2019
(foto di copertina da Tweet di Matteo Salvini)