«La Zecca» di Vauro: la card del reddito di cittadinanza e «i venti d’Abruzzo»
14/02/2019 di Gaia Mellone
«Caro povero, o povero caro…dipende da quanto costi». Il video della nuova puntata della rubrica satirica di Vauro, pubblicata sul sito del giornalista Michele Santoro, prende di mira la social card del reddito di cittadinanza, raffigurata in una teca come alla presentazione ufficiale di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Proprio al vicepremier il vignettista fa il verso: «Io sono il fancazzista numero uno». Il messaggio è rivolto ai tanti poveri in ascolto, che sognano quella carta «e vista l’aria che tira dall’Abruzzo, vi potrebbe pure servire presto».
Vauro impersona Di Maio: ecco la social card, «bella luccicante» sotto la teca
La carta gialla è attaccata ad un amo, perché come dice il saggio al povero non si deve dare un pesce, bensì insegnargli a pescare. Ma «giù le mani! la canna la teng ij, tu devi solo abboccare» dice Vauro impersonando Luigi Di Maio. La social card è lì, bella luccicante, pronta per essere presa. Ma non proprio quella lì, la numero uno «è solo mia». Vauro-Di Maio si rivolge ai poveri, cosi tanti e così ostinati: «Io ho perfino abolito la povertà e voi niente, insistete ad essere poveri!». I poveri si lamentano, alcuni addirittura vogliono e amano lavorare, e per Vauro-Di Maio sono quelli che la social card non l’avranno mai. Il lavoro dove sta? «E lo vieni a chiedere a me che non ho fatto nu cazz. Che vuoi che ne sappia io» continua Vauro, «A me, me pagano per fare nu cazz perché sono competente in questo campo, tu non fai nu cazz ma non ne hai la competenza». Per diventare bravi a non fare niente bisogna studiare, sudare e fare sacrifici. E se ci si impegna, forse «e dico forse» si potrà avere accesso alla magica carta gialla.
«La numero uno è la mia, potrebbe servirmi» visti i venti d’Abruzzo
Tutti a chiedere a la social card. «A me! a me! a me!». Ma la numero uno è intoccabile, come quella di Paperon de Paperoni. E Vauro-Di Maio se la tiene stretta: «Sono io il numero uno dei fancazzisti!». E vista la recente sconfitta alle Regionali dell’Abruzzo, è meglio tenersela buona. «Mi potrebbe pure servire» dice Vauro «sai com’è con l’aria che tira dall’Abruzzo…». Il video integrale si può vedere sul sito di Michele Santoro.
(credits immagine di copertina: frame del video di Vauro su michelesantoro.it)