Europee 2019, Varoufakis trova l’appoggio italiano del movimento ‘Per i Molti’ di Pastorino
11/04/2019 di Enzo Boldi
Sabato 13 aprile al Cinema Teatro Odeon di Firenze sarà il giorno del ritorno di Italia di Gianis Varoufakis, l’ex ministro delle Finanze della Grecia. Il suo passaggio in toscana non è casuale, ma ha alcuni risvolti politici in vista della tornata elettorale europea del prossimo 26 maggio. Il suo Movimento politico transnazionale, DiEM25, ha infatti ottenuto l’adesione da parte dell’associazione ‘Per i Molti’, fondata e guidata dai due parlamentari Luca Pastorino e Francesco Laforgia.
«Un movimento per porre fine alle divisioni a sinistra, un progetto che parte con l’intenzione di mettere insieme i partiti a sinistra invece di continuare con la frammentazione, che avvantaggia solo le destre – ha dichiarato Luca Pastorino -. A Firenze, sabato 13 aprile, presenteremo il nome e il simbolo del movimento nato dall’esperienza dell’associazione ‘Per i molti’ che ha incrociato il percorso di Diem 25. L’assemblea sarà un primo passo per arrivare, entro il prossimo autunno, alla costituzione di un partito unico a sinistra».
‘Per i Molti’ aderisce al progetto europeo di Varoufakis
L’accordo è stato trovato e siglato lo scorso 21 marzo, con il movimento ‘Per i Molti’ che ha deciso, così, di entrare all’interno del progetto European Springs insieme a Gianis Varoufakis. Una decisione partita da Pastorino e Laforgia, nata sotto la spunta degli autoconvocati di Leu, i comitati che avrebbero voluto che Liberi e Uguali diventasse un partito unico dopo le elezioni Politiche. Sinistra italiana, Mdp e Possibile hanno scelto di andare avanti e quindi un gruppo di sostenitori di Leu ha deciso di organizzarsi e incrociare il percorso con DiEM25.
L’appuntamento di sabato 13 a Firenze
«All’appuntamento di sabato 13, al Cinema Teatro Odeon di Firenze, saranno presenti – aggiunge Luca Pastorino – ci saranno Yanis Varoufakis e la candidata sindaca di Firenze Antonella Bundu. Ma soprattutto ci saranno centinaia di persone interessate al progetto e stanche delle divisioni a sinistra».
(foto di copertina: ANSA/ GIORGIO ONORATI)