Valentino Rossi positivo al coronavirus: «Avevo la febbre stamattina»

Il Dottore ha rispettato tutti i protocolli

15/10/2020 di Redazione

Lo chiamano il Dottore perché in moto è un vero e proprio accademico. Ma anche per quanto riguarda la sua vita da sportivo, Valentino Rossi è particolarmente meticoloso. Non è un caso che, anche sul coronavirus, è stato attentissimo, cercando di rispettare tutti i protocolli e prendendo tutte le precauzioni del caso. Bene, non è bastato. Valentino Rossi positivo al coronavirus è la notizia che, partendo dai suoi account social, è rimbalzata subito su tutti gli organi di stampa internazionali.

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Valentino Rossi positivo, la notizia sui social network

Il pluricampione del mondo di Moto GP ha voluto condividere la notizia con tutti i suoi fan, attraverso il suo account Instagram. Anche perché questa positività lo costringerà a saltare il Gran Premio di Aragon in programma questo fine settimana. Poi, dipenderà dal decorso della malattia. Perché Valentino Rossi – in base a quanto descritto nel post – non sembra asintomatico.

Stamattina, ha spiegato Vale, si è svegliato con una leggera febbre e con un senso di debolezza molto pronunciato. Si è prima sottoposto a un test rapido che, tuttavia, ha dato un primo esito negativo. Successivamente, si è sottoposto a un secondo test che, invece, ha dato esito positivo: i risultati sono arrivati alle 16 di questo pomeriggio.

Valentino Rossi positivo, ma ha rispettato tutti i protocolli

Valentino Rossi non ha mancato di sottolineare il fatto che, in questi giorni, ha rispettato tutti i protocolli previsti dal Circus della Moto GP e tutte le prescrizioni sanitarie legate agli atleti. «Sono triste e arrabbiato perché ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo – ha scritto – e anche se il test che ho fatto martedì è stato negativo, mi ero già isolato dal mio arrivo a Le Mans. Comunque è così, e non posso fare nulla per cambiare la situazione. Ora seguirò il consiglio medico, e spero solo di guarire al più presto».

Il motociclista, 41 anni, ha dimostrato che per chi è sottoposto quotidianamente al contatto con altre persone, molto spesso non basta solo rispettare i protocolli e prestare la massima attenzione. Il virus è dietro l’angolo e può coinvolgere tutti, indipendentemente dal nostro grado di precauzioni.

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