Molinari (Lega) sostiene che si debba valutare l’ipotesi del vaccino obbligatorio
Il suo leader, Matteo Salvini, invece sostiene il contrario
31/08/2020 di Enzo Boldi

Da una parte c’è il leader del partito che spera non ci sia alcuna obbligatorietà. Dall’altra c’è il capogruppo della Lega a Montecitorio che, invece, apre all’ipotesi di un vaccino obbligatorio. Due tesi opposte che dividono il Carroccio sull’immunizzazione, uno dei temi caldi del prossimo autunno, contro il Coronavirus. Segno di come su temi così sensibili ci possano essere divergenza anche all’interno dello stesso partito (ricordiamo come la stessa cosa, non per il Covid, avvenne all’interno del Movimento 5 Stelle).
LEGGI ANCHE > Salvini spera che il vaccino anti-Covid non sia obbligatorio
Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera, è intervenuto in collegamento con Agorà, su Rai3. Tra i tanti temi affrontanti, l’attenzione si è concentrata anche sul tema del vaccino obbligatorio: «Ritengo che in una soluzione normale l’obbligatorietà sarebbe assolutamente negativa e non farebbe altro che alimentare ulteriori comportamenti negazionisti o reazioni sproporzionate da parte della cittadinanza che potrebbe vedere questa come un’imposizione».
“In questa situazione se la logica è fare uno screening su chi si ammala di normale influenza o invece di COVID l’obbligatorietà del vaccino va valutata”@MolinariRik #agorarai pic.twitter.com/oyBzTZQ0hc
— Agorà (@agorarai) August 31, 2020
Vaccino obbligatorio, le antitesi nella Lega
Ma questa non è una situazione normale. Il Coronavirus non è una banale influenza e quel che potrebbe accadere in autunno porta a considerazioni che vanno di pari passo con il particolare periodo che stiamo vivendo. E lo sa bene anche il leghista Molinari che, infatti, sottolinea: «Certo è che se c’è il timore che la pandemia possa riprendere e se la logica è quella di fare uno screening alla base di chi si ammala per Covid e chi si ammala di banale influenza, diventa una cosa su cui ragionare». Molinari spera che non si debba arrivare a questo perché si teme le reazioni dei cittadini, ma in tempo di emergenza l’ipotesi di un vaccino obbligatorio non possa esser messa da parte per preconcetti ideologici.
(foto di copertina: da Agorà, Rai3)