I primi risultati del vaccino per il coronavirus di Oxford

La risposta immunitaria al vaccino coronavirus (anti-Covid ChAdOx1), quello messo a punto dall’Università di Oxford in collaborazione con l’italiana Irbm, è buona. Stando a quanto dichiarato sui risultati preliminari ottenuti finora il vaccino «ha indotto una forte risposta immunitaria e anticorpale fino al 56/mo giorno della sperimentazione in corso». I test si stanno svolgendo maggiormente in Brasile poiché l’epidemia in Gran Bretagna è diminuita di molto.

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Vaccino coronavirus, necessari ulteriori studi

Seppure la risposta immunitaria sia forte, si tratta solo di risultati preliminari che vanno confermati con ulteriori studi. Il risultato è stato reso noto sulla rivista Lancet e riguarda la fase 1-2 di sperimentazione che è stata fatta su un campione di 1.077 adulti sani. Per avere la conferma che il vaccino protegga veramente dal Covid-19 occorrono «ulteriori studi». Intanto, considerato anche che l’Italia partecipa alla ricerca, sia il nostro paese che Francia, Olanda e Germania a metà giugno hanno firmato un accordo per ottenere 400 milioni di dosi dalla casa produttrice inglese AstraZeneca.

Quando arriverà il vaccino?

La sperimentazione deve andare avanti e i risultati di questa ulteriore fase arriveranno tra agosto e settembre, quando le prove conteranno un campione di circa 10 mila persone. Solo a quel punto il numero di soggetti coinvolti sarà adeguato a garantire risposte sia in termini di sicurezza che in termini di efficacia del farmaco. Per quanto riguarda le prime somministrazioni, una prima dovrebbe essere fatta per categorie limitate – ovvero quelle più a rischio – entro ottobre. Salvo contrattempi di varia natura, la distribuzione allargata si potrebbe prevedere per l’inizio del prossimo anno. Speranza: «Serve ancora tempo e prudenza. Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni sono incoraggianti».

(Immagine copertina da Pixabay)

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