I vaccini anti-influenzali per la Lombardia in arrivo dalla Cina non autorizzati da Aifa

L'Agenzia italiana del farmaco non ha concesso l'autorizzazione regolatoria a questo lotto di vaccini

11/10/2020 di Ilaria Roncone

L‘Aifa non ha autorizzato la partita di 10 mila vaccini influenzali di origine cinese per la Lombardia. Il lotto arriva dalla società cinese Life On e riguarda l’ultima gara effettuata dalla Regione Lombardia per un totale di 500 mila vaccini. «Non verrà acquisito, e quindi distribuito, alcun vaccino che non abbia ottenuto le autorizzazioni previste dalla legge e le conseguenti scrupolose verifiche», ha precisato Aria – centrale acquisti della regione – con una nota. I 10 mila vaccini anti-influenzali Lombardia non verranno acquistati poiché valutati fuori dagli standard dell’Agenzia italiana del farmaco.

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Negata l’autorizzazione alla vendita

Il lotto di vaccini non è stato pagato, come sottolinea la nota: «In merito alla notizia riguardante l’aggiudicazione di una fornitura di 100mila vaccini antinfluenzali per la Regione Lombardia, aggiuntivi rispetto a quelli già acquistati si sottolinea che Aria ne ha determinato l’assegnazione subordinandone tuttavia l’efficacia giuridica a seguito dell’avvenuta AIC (Autorizzazione per l’immissione in commercio) per l’Italia da parte di AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco». Ci sono comunque «2,9 milioni di unità» già acquistati precedentemente dalla regione Lombardia, quindi «tutto questo non pregiudica la campagna vaccinale».

Pd e 5 Stelle contro il caso vaccini anti-influenzali Lombardia

Pd e 5 Stelle – dal consiglio regionale della Lombardia – hanno sottolineato la gravità dei fatti. Il capodelegazione del Pd in commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia ha affermato che si tratta dell’«ennesimo fatto grave in una vicenda in cui la Regione Lombardia ha dato il peggio di sé» sottolineando che  «l’assenza di quel quantitativo porterebbe la Regione vicinissima al limite inferiore della copertura delle categorie più fragili ed esposte». Accusa diretta di Fumagalli, capogruppo del M5S in Consiglio regionale della Lombardia, alla regione: «La notizia che Aria ha aggiudicato la fornitura di vaccini ad una società cinese che pare non abbia la certificazione Aifa è la conferma che Aria non funziona e che in Regione la mano destra non sa cosa fa quella sinistra».

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