Generazione spettracolo

Vicenda davvero spettrale, quella di Dubai

15/01/2021 di Gabriele Parpiglia

Quale sarà la generazione che si affaccia alla vita, quella che immaginiamo forse, post Covid? L’Italia è spaccata nettamente in tre parti. La prima che soffre perché non può studiare e protesta in ginocchio fuori o dentro le scuole con mascherina e le giuste distanze. Quella che non ha più un viso perché oscurato da uno smartphone e che vive attaccata allo smartphone per sorvegliare social e miti, nella maggior parte dei casi sbagliati. E poi ci sono loro: quelli della vacanze a Dubai, quelle dei secret party, quelle che pensavamo di aver visto nella serie tv “Baby” tratto da una storia vera, quelle di Villa Inferno, a Bologna, o quelle che frequentavano casa di Alberto Genovese.

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Il giro delle vacanze a Dubai

Invece non avevamo visto tutto. Ed ecco che, attraverso il semplice “trucchetto” consentito dallo Stato o da proprietari di location completamente irresponsabili, appaiono video degni di un qualcosa che si avvicina alla scena del set di un film hard. Ragazze in hotel con stanze messe fuori a poco prezzo (poi i proprietari rincarano il denaro sulle bottiglie alcoliche e i party “silenziosi”), ragazze rinchiuse in Airbnb con piscina, idromassaggio, letti sparsi ovunque, jacuzzi, champagne, fumo o fiumi di alcool e chissà cos’altro. Che si sculacciano, che fanno il dito medio, che si professano “selezionatrici”, che si mordono il lato “b” a vicenda, che si chiamano a vicenda “z****e”, che bestemmiano. E stiamo parlando di ragazze giovanissime che la sera no, non rientrano a casa. E così via.

Domanda che noi di Giornalettismo ci poniamo: chi controlla?

Altro capitolo è Dubai. Per legge – e lo ripetiamo dopo aver sentito anche chi si occupa, in politica, dei viaggi che gli italiani possono fare all’estero – a Dubai per motivi legati alla parola vacanza non si può andare. Serve una certificazione che attesti che la persona debba lavorare sul serio in terra araba. Le vacanze di chi è andato a Dubai si sono trasformate in “vaccanze”. Abbiamo anche chattato con una ragazza che fa l’escort negli Emirati e che “gentilmente” ci ha mandato via mail il suo tariffario. Pensare di poter scrivere un articolo così mentre il mondo affronta una pandemia, sembra quasi surreale. E invece, purtroppo, ahinoi… è tutto drammaticamente vero. E ancora non abbiamo affrontato il buco nero nascosto nel web legato a Only fans. Lì c’è “marketing” in tutti i sensi. La nostra inchiesta continua.

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