L’università del Molise riesce a non citare mai Gervasoni nel comunicato in cui invita Elly Schlein
Poche righe, decisamente troppo timide e vaghe
07/09/2020 di Gianmichele Laino
Oggi è decisamente finita l’epoca del doroteismo. Per questo motivo un comunicato che dice e non dice, che cerca di controbilanciare i pesi, che fa di tutto per risultare politicamente corretto, come se fosse un manuale Cencelli per tutelare ruoli e sentimenti, non può risultare convincente. L’Università Molise, cercando di prendere le distanze da quanto scritto dal docente di Storia Marco Gervasoni su Elly Schlein, in realtà perde l’occasione di condannare fermamente una frase palesemente scorretta.
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Università Molise e il comunicato su Elly Schlein
Il professore dell’università del Molise, infatti, si era chiesto – commentando la copertina de L’Espresso in edicola domenica – se Elly Schlein fosse un uomo. Il coro di critiche non lo aveva fatto tornare sui suoi passi, ma anzi aveva rincarato la dose, sottolineando come il suo in realtà fosse un esperimento sociale e come fosse stato lui stesso oggetto di body shaming.
Il timido comunicato dell’Università Molise
Dopo le polemiche per il ruolo rivestito all’interno dell’Ateneo, l’Università Molise ha ritenuto opportuno rilasciare un comunicato, che vale la pena riportare per intero. Soprattutto perché un problema così complesso viene liquidato in poche righe:
«L’Università degli Studi del Molise, ente pubblico di ricerca e formazione, non si identifica nelle posizioni politiche o nelle opinioni dei singoli docenti. Garantisce a tutti la libertà di insegnamento, richiamando al rispetto dei valori costituzionali e alla tenuta di atteggiamenti rispettosi della dignità umana e consoni alla deontologia del docente universitario.
Nel condannare ogni forma di discriminazione e di utilizzo improprio dei mezzi di comunicazione, in considerazione della rilevanza di questi temi, si fa promotrice di una giornata di studi alla quale il Rettore, Prof. Luca Brunese, ha già invitato personalmente, dopo un cordiale colloquio telefonico, la dott.ssa Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia Romagna».
Nel comunicato, pur essendo palese che Marco Gervasoni fosse il convitato di pietra, il docente non viene mai nominato, non si fa riferimento a provvedimenti nei suoi confronti, né si cita compiutamente il fatto, limitandosi a una generica presa di distanza rispetto ai docenti che esplicitano posizioni politiche. Il passaggio più forte – quasi vengono i brividi per il coraggio – si esplicita quando l’ateneo condanna «ogni forma di discriminazione e di utilizzo improprio dei mezzi di comunicazione».
Di ben altro spessore, invece, è stato il commento di Michele Della Morte, docente di Diritto Costituzionale, che ha definito le battute di Gervasoni «rozze e volgari», sostenendo che la comunità accademica molisana non possa essere «affiancata a tali bassezze».