Il M5S celebra il più grande aumento dei fondi per le Università, ma non è proprio così
06/12/2018 di Enzo Boldi
Il governo Lega-M5S ha veramente investito più di tutti nei fondi dedicati all’Università? La domanda è lecita dopo i proclami fatti in mattinata – via social, come al solito – da Luigi Di Maio e Paola Taverna (tra i tanti), dopo l’annuncio del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti dell’aumento di 40 milioni degli investimenti per gli atenei italiani. Molte le perplessità attorno a questi numeri – anche perché la Manovra ancora non è stata approvata e di colpi di scena ne abbiamo avuti fin troppi – che raccontano una mezza verità. O una mezza bugia.
Il dato di fatto, secondo anche quanto scritto sul Blog delle Stelle, è che le previsioni nella Legge di Bilancio parlano di un aumento di 40 milioni di investimenti nelle Università per il 2019 e di 100 milioni (all’anno) per il 2020 e il 2021. In attesa che questi numeri vengano ufficializzata dalla tanto agognata approvazione di una Manovra, emergono più che altro i commenti attorno a questa vicenda. Il Movimento 5 Stelle, infatti, rivendica il fatto che dal governo Berlusconi del 2009, nessuna maggioranza abbia dirottato così tante risorse all’istruzione universitaria. Questa è una verità, come si può anche evincere dai dati pubblicati sul sito della Camera.
Secondo quando sostengo dal Movimento 5 Stelle, il piano triennale di investimenti produrrà un aumento dei fondi destinati all’Università per 40 milioni nel 2019, 100 per il 2020 e altrettanti per l’anno seguente. Leggendo però ciò che viene scritto nel Blog delle Stelle i numeri non tornano. Si parla di un punto di partenza, quei 7 miliardi 318 milioni 484 mila euro stanziati nel 2018 ai 7,44 miliardi annunciati per il 2019. Conti alla mano la somma è semplice: si arriva a 7 miliardi 378 milioni e 487mila euro. Non i 7,44 miliardi annunciati. Poco meno. Stesso discorso vale per gli investimenti previsti per il biennio seguente.
L’aumento c’è, ma si vede poco
Insomma, l’aumento è dello 0,5%. Numero che può sembrare esiguo, ma quando si parla di una Manovra finanziaria le cifre mosse sono molto alte. Ma non si tratta del più grosso investimento fatto da un governo per gli Atenei a partire dal 2009. Basti pensare che l’ultimo anelito del governo Pd, la Legge di Bilancio 2018, ha portato a un aumento molto più cospicuo: si è passati dai quasi 7 miliardi del 2017 agli oltre 7 miliardi e 300mila euro durante l’anno che sta per finire. La percentuale è molto più alta rispetto a quanto fatto da questo governo, anche se la cifra di partenza era più bassa. E poi, analizzando la tabella degli investimenti per le Università, lo 0,5% di aumento è in linea con quanto fatto dai governi precedenti.
Di Maio è presidente del Consiglio?
Mezzo vero, mezzo non vero. Ma la cosa che colpisce di più del grafico proposto dal Movimento 5 Stelle sul proprio blog, riguarda i volti utilizzati. In mezzo ai vari Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, si installa il volto sorridente di Luigi Di Maio che – purtroppo per lui – non è Presidente del Consiglio, ma solo un ministro di un governo guidato da Giuseppe Conte. E non è tutto, nel grafico M5S, Di Maio si «appropria» del punto di partenza 2018, mentre i valori di quest’anno sono da riferire all’ultima Legge di Bilancio del Partito Democratico a firma Gentiloni.
(foto di copertina da Blog delle Stelle)