Uber, arriva la svolta: i casi di violenza sessuale andranno in tribunale
15/05/2018 di Redazione
Una vera e propria svolta per Uber e per i casi di violenza sessuale denunciati contro la compagnia di trasporto automobilistico privato. In passato, le denunce che venivano rivolte all’azienda negli Stati Uniti erano trattate con il sistema dell’arbitrato forzato. Adesso, invece, Uber ha previsto che chiunque affermi di essere stato aggredito e voglia citare in giudizio l’azienda può portare avanti il loro caso in un tribunale aperto e richiedere un processo con giuria.
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Uber violenza sessuale, cosa cambia nella gestione delle denunce
La decisione è stata presa in seguito alla denuncia di un senatore americano e di 14 donne che hanno scritto, con questo scopo, una lettera aperta all’azienda. Fino a questo momento, nelle condizioni di utilizzo del trasporto, il cliente aveva firmato una liberatoria con la quale rinunciava al processo aperto in tribunale contro i dipendenti di Uber, optando per l’arbitrato forzato.
«Con questo annuncio – ha dichiarato Tony West, il capo dell’ufficio legale di Uber, al portale Record -, non stiamo dicendo che l’arbitrato non è una soluzione positiva; al contrario, l’arbitrato è una forma appropriata di risoluzione delle controversie che spesso è più vantaggiosa per le parti che andare in tribunale. Tuttavia abbiamo fatto una scelta in questa direzione per avvicinarci alle persone che sono vittime di una violenza sessuale e che rivendicano legittimamente i loro diritti».
Uber violenza sessuale, verrà pubblicato anche un report annuale
Oltre a consentire alle presunte vittime di aggressioni sessuali di raccontare la propria storia in tribunale, Uber rinuncerà anche a qualsiasi requisito di riservatezza per coloro che regolano i loro conti nei confronti di Uber, fatta eccezione per il prezzo dell’accordo. Il fenomeno degli abusi sessuali nel corso dell’erogazione del servizio di trasporto automobilistico privato, a quanto pare, è piuttosto diffuso.
Addirittura, per quanto riguarda Uber, le stime oscillano tra i 170 casi accertati e le oltre 6000 denunce che sono state fatte all’azienda. Per questo motivo, Uber ha deciso di pubblicare un report annuale sui casi di violenza sessuale che riguardanol’azienda e ha invitato anche i suoi diretti concorrenti a fare lo stesso.