Anche Ubaldo Bocci ha preso il bonus Covid per darlo in beneficenza

Era stato sfidante di Nardella alle elezioni di Firenze

11/08/2020 di Gianmichele Laino

A quanto pare, c’è chi ha preso il bonus covid per le partite iva a sua insaputa e – quando se ne è accorto – l’ha dato subito in beneficenza. E poi c’è anche chi, sempre tra le fila del centrodestra, avrebbe preso il bonus covid proprio con lo scopo di darlo in beneficenza. Oggi, ha raccontato la sua versione Ubaldo Bocci, consigliere comunale di Firenze e coordinatore del centrodestra. Era stato lui, nel 2019, a sfidare Dario Nardella alle elezioni per il primo cittadino del capoluogo toscano e adesso ricopre il ruolo di rappresentante della coalizione che lo aveva supportato proprio nel parlamentino fiorentino.

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Ubaldo Bocci e il bonus Covid preso proprio per essere dato in beneficenza

«Il commercialista – ha raccontato a Repubblica Firenze – mi ha detto che persino io avrei potuto beneficiarne, dal momento che erano fondi a pioggia. E allora ho pensato di donarli a chi ne aveva davvero bisogno. E così ho fatto. Ho i bonifici che lo testimoniano. Lo dichiarai anche alla conferenza dei capigruppo in Comune».

Insomma, un intento dichiarato e preventivo. Che soltanto successivamente – con l’esplosione dello scandalo del bonus Inps – è entrato nel calderone dei circa 2000 amministratori locali che avrebbero fatto richiesta del bonus. O, almeno, questa è la versione fornita dal coordinatore del centrodestra in comune a Firenze.

Sempre questa mattina, Riccardo Barbisan – consigliere della Lega a Treviso e nella regione Veneto – aveva dichiarato di essersi accorto di aver ricevuto il bonus coronavirus e di averlo dato per questo in beneficenza, una volta resosi conto del ‘disguido’. Ma i due casi, nonostante la destinazione finale del bonus sia stata pressoché la stessa, con lo stesso motivo ad animare la decisione, sembrano diversi, almeno nella loro narrazione. Ubaldo Bocci lo avrebbe preso proprio per darlo in beneficenza. Il consigliere leghista soltanto ex post.

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