Trump dice che Twitter fa cose comuniste

Il presidente Usa attacca il social network per il ban al senatore Doug Mastriano

27/11/2020 di Gianmichele Laino

Doug Mastriano è il senatore del distretto 33 della Pennsylvania. È stato colui che, per conto di Donald Trump, ha condotto una audizione nei confronti della molto presunta frode elettorale di cui il presidente degli Stati Uniti ritiene di essere stato vittima. Per questo motivo, POTUS ha lanciato un tweet al veleno nei confronti del social network di Jack Dorsey che ha sospeso l’account personale del senatore, accusato di aver diffuso delle fake news sulla competizione elettorale. Secondo Trump questo è proprio di un Twitter comunista.

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Twitter comunista secondo Trump

L’attacco del presidente Usa, come al solito, è frontale e non prevede alcuna mezza misura:

«Wow – dice Trump -. Twitter ha bannato il molto rispettato senatore dello stato della Pennsylvania Doug Mastriano, dopo che ha fatto un grande lavoro nel condurre l’audizione sulla frode elettorale delle elezioni 2020. Loro e le fake news lavorano insieme, vogliono silenziare la verità. Non possiamo permettere che ciò accada. Questo è quello che fanno i Paesi comunisti». 

La situazione ruota tutta intorno alla sezione 230 del dispositivo che regola l’utilizzo dei social network (il cosiddetto Communications Decency Act) e che prevede, di conseguenza, l’immunità per gli OTT su quello che viene prodotto da terze parti. Secondo Donald Trump questa sezione andrebbe sospesa, in modo tale da permettere a Facebook e Twitter di monitorare maggiormente i propri contenuti. Una questione su cui si è aperto un ampio dibattito prima delle elezioni e che – nel corso della campagna – ha visto delle posizioni piuttosto nette da parte di Twitter che è arrivato a mettere dei flag a corredo dei tweet del presidente degli Stati Uniti, accusato di scrivere informazioni non verificate.

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