Il fact-checking di Twitter sotto il post di Trump, che accusa il social di interferire con le elezioni
27/05/2020 di Ilaria Roncone
Per la prima volta nella storia del social, Twitter ha deciso di smentire direttamente le parole di Donald Trump. Tutto è accaduto quando il presidente degli Stati Uniti ha inserito un alert sotto due cinguettii del tycoon, il quale affermava che il voto via posta potesse comportare imbrogli. Non era mai accaduto prima che un social prendesse una posizione tanto netta in merito ai contenuti postati da un esponente politico e il fatto avviene in seguito alla decisione dell’inizio di maggio di rendere le regole più severe così da evitare la diffusione di notizie false o manipolate nel corso della pandemia.
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Perché Twitter ha smentito Trump?
#Twitter mette per la prima volta un bollino di fact-checking sui tweet di Trump, in quanto contengono informazioni fuorvianti. pic.twitter.com/OxfZrMjGvf
— Giulio S. (@astaniscia86) May 27, 2020
Alle 14,17 del pomeriggio della giornata di ieri Donald Trump ha accusato il sistema di voto per posta di comportare sicuramente dei brogli, scrivendo che «non c’è modo di immaginare che il voto per corrispondenza non sia altro che un’operazione sostanzialmente fraudolenta» e aggiungendo come «il governatore della California sta per inviare delle schede di voto a milioni di persone . Tutti coloro che vivono nello Stato. Poco importa come ci siano arrivati. Dopodiché dei professionisti della politica vanno loro a dire come devono votare. Tutta gente che non aveva neanche mai pensato che cosa votare». Con oltre 80 milioni di follower su Twitter, quello di Trump è sostanzialmente uno dei profili in assoluto più seguiti e – data l’infondatezza delle sue affermazioni – Twitter ha aggiunto una riga di collegamento in blu: «Accuse infondate, i fatti sono altri».
Trump accusa Twitter di interferire con le elezioni
Ovviamente la replica di Trump, che si è visto smentire apertamente da quel “Get the facts about mail-in-ballots”, non ha gradito il fact checking diretto del social. Cliccando sul link c’è un rimando diretto a una serie di articoli del Washington Post, di servizi della CNN e ad altri contenuti che confutano le parole del presidente: «Trump ha falsamente affermato che il voto per corrispondenza porta a “elezioni truccate”. Tuttavia i fact-checker dicono che non ci sono prove che il voto per posta sia collegato alla frode». Nonostante la sicurezza con cui Trump afferma che il voto per corrispondenza comporti brogli elettorali, non esistono prove reali in tal senso. La reazione del presidente è arrivata poche ore dopo, con un’accusa diretta a Twitter: «Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali». Secondo Trump il social rimanderebbe al «fact-checking delle Fake News della Cnn e del Washington Post». Dopo aver accusato Twitter di interferire con la politica e Cnn e Washington Post di pubblicare fake news, Trump conclude con un chiaro avvertimento: «Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola e io, come presidente, non lo consentirò».
(Immagine copertina dal feed Twitter di Trump)