Trump supporta le proteste contro il lockdown negli USA

Mentre in Italia si litiga sul tweet  di Walter Ricciardi su Donald Trump, il presidente americano ce la mette tutto per apparire sempre più come un maestro del grottesco. Sì. perché se gli USA continuano a pagare un prezzo altissimo per il Covid-19, a oggi le vittime sono oltre 40.000, e mentre le immagini delle fosse comuni newyorkesi hanno, appena qualche giorno fa, fatto il giro del mondo, il presidente americano non trova ora nulla di meglio che supportare attivamente tutti quelli che si oppongono ai lockdown proclamati dai singoli stati americani.

Una convinzione espressa durante il consueto briefing domenicale della Casa Bianca: «Penso che la gente abbia il diritto di protestare, alcuni governatori si sono spinti troppo in là, se queste cose accadono, allora vuol dire che le misure prese non sono appropriate». E il riferimento in particolare è alla Virginia, dove le disposizioni per il lockdown avrebbero di fatto violato il Secondo Emendamento della Costituzione, americana, quello che permette a tutti di possedere delle armi da fuoco per difesa personale.

Il Governatore della Virginia avrebbe infatti, durante il varo delle misure di lockdown, inasprito le condizioni per comprare e possedere un’arma da fuoco e di requisirle nel caso di persone considerate a rischio per se stesse o per gli altri.  Una sorta di bestemmia nell’America trumpiana, attraversata da pulsioni economiche che spingono verso una riapertura immediata, in spregio di vittime ed epidemia. Lo stesso Trump ha poi apostrofato i manifestanti come “brave persone che non vedono l’ora di uscire di casa” oppressi dalle politiche di isolamento e distanziamento sociale messe in atto dai vari Governatori. Cosa che, da un uomo di stato che, appena qualche settimana fa, aveva paragonato il Covid-19 a una banale influenza e un complotto per fargli perdere il potere, davvero non stupiscono.

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