Per Trump, gli ambientalisti come Greta sono «profeti di sventura»
21/01/2020 di Redazione
Poco prima di lui era stata Greta Thunberg a provare a sensibilizzare la platea del World Economic Forum di Davos sul tema del cambiamento climatico. Nella stessa giornata Donald Trump si è ripreso la scena provando a mistificare le parole della stessa diciassettenne attivista per il clima. «Dobbiamo respingere i profeti perenni di sventura e le loro previsioni sull’apocalisse – ha detto il presidente degli Stati Uniti nel suo intervento -. Gli Usa hanno piantato un miliardo di alberi contro il cambiamento climatico: abbiamo realizzato cose che il mondo non ha mai visto prima. L’America prospera e vince come mai prima d’ora».
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Donald Trump e l’intervento a Davos sull’ambiente
Insomma, Donald Trump rovescia la prospettiva. La forza della sua nazione non si misura sull’avanzamento a proposito di politiche green, sulla sua capacità a innovare i suoi standard energetici. Ma semplicemente sul profitto e sulla capacità di stringere accordi commerciali con altri Paesi.
Dopo il rapido passaggio sul clima, infatti, il presidente degli Stati Uniti si è concentrato sugli scambi con la Cina, ad esempio, ma anche con altri Stati del mondo. «Il mio rapporto con Xi Jinping non è mai stato migliore – ha detto -, eccetto che lui con la Cina è indietro rispetto agli Stati Uniti». Ma per il resto, non lascia spazio alle discussioni sulla sostenibilità di queste relazioni commerciali.
La critica velata di Donald Trump a Greta Thunberg e ai ‘profeti di sventura’
Il target, mai nominato direttamente, è proprio Greta Thunberg che questa mattina, invece, non aveva fatto altro che ricordare come i vari stati occidentali – che avrebbero la possibilità di trainare anche le altre economie verso lo sviluppo sostenibile – sembrino non ascoltare gli appelli della scienza in merito al cambiamento climatico e alle sue conseguenze irreversibili.