Parigi avrà un nuovo grattacielo dopo mezzo secolo (ma agli ecologisti non piace)
08/05/2019 di Daniele Tempera
Lo skyline di Parigi non sarà più lo stesso: dopo più di mezzo secolo la Ville Lumière cambia prospettiva e approva la costruzione di un nuovo grattacielo. La nuova torre che svetterà a pochi metri in linea d’aria dalla Tour Eiffel si chiamerà Triangle, un’opera dal costo stimato di 500 milioni di euro.
Triangle, cos’è la nuova torre di Parigi
Il grattacielo di 92.500 m² ospiterà hotel di lusso (120 camere con uno sky bar), uffici, spazi di coworking, ristoranti o luoghi di ritrovo culturali sarà alto 180 metri, distribuiti su 42 piani. Per questo motivo, diventerebbe il terzo grattacielo più alto in Francia dietro la torre First Defense (231 metri) e la torre Montparnasse (210 metri). La prima pietra della Triangle Tower sarà posata prima nel 2020. L’obiettivo è di finire nel 2021, in tempo per i giochi olimpici di Parigi nel 2024.
Le polemiche di ecologisti e associazioni su Triangle
Ma non a tutti l’idea piace. Anzi. Gli ecologisti stanno protestando in maniera vibrante, poiché ritengono che la costruzione sia un vero e proprio ecomostro, in grado di consumare una quota spropositata di energia, sia nelle fasi della sua costruzione, sia quando sarà completata. Inoltre, la torre Triangle è stata già al centro di una controversia legale che ne ha ritardato i lavori: secondo chi ha proposto un ricorso nei confronti della costruzione, le autorizzazioni erano state rilasciate senza rispettare gli standard della concorrenza e del libero mercato.
Il tribunale amministrativo di Parigi, tuttavia, ha respinto tutti i ricorsi presentati dalle varie associazioni e, ora, ha dato il via libera alla costruzione. Meno romantica della Tour Eiffel, più votata alla modernità, la torre Triangle continuerà a far discutere. Mentre Parigi si interroga ancora su come recuperare il suo edificio storico per eccellenza, la cattedrale di Notre-Dame devastata da un incendio, la domanda è una sola: la capitale della Francia ha davvero bisogno di questa nuova manifestazione di capitalismo sfrenato? E c’è già chi l’ha ribattezzata Toblerone.