Il cibo sui social e la diversa piega che possono prendere i trend che nascono

Sono i più disparati i trend che, sui social, mettono al centro il cibo e quello che esce dal calderone sono storie dai risvolti negativi come quella di Waffler69 o questioni innocue come l'hashtag #foodporn

16/01/2023 di Redazione Giornalettismo

La storia di Taylor LeJeune – noto su TikTok come Waffler69, il tiktoker che provava a segnare record mangiando cibo spazzatura e cibo scaduto – è stata tra le vicende più seguite del weekend appena terminato. Al di là della copertura che ne è stata data dai giornali italiani, dal particolare di questa storia di può passare al generale, ovvero all’indagine su quel filone di influencer e creator che sfruttano lo stesso meccanismo che sfruttava LeJeune per tenere migliaia di persone incollate agli schermi (abbiamo parlato anche del caso nostrano di Youtubo anche io). Di trend cibo sui social ne esistono moltissimi e, tra quelli più interessanti e di cui indagare le dinamiche, oltre questo che vede le persone intente a guardare chi mangia – interagendo nelle maniere più disparate – c’è anche quello del #foodporn.

Da un lato, quando i contenuti sono come quelli di LeJeune, possiamo parlare di pornografia del cibo che arriva a sfociare nel voyeurismo dei DCA (disturbi del comportamento almentare) con un caso emblematico come quello di Leila Kaouissi; dall’altro, un trend come quello del foodporn ha mostrato il cibo come una sorta di goduria collettiva asservito a esigenze di marketing.

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Waffler69, Leila Kaouissi e il filone della pornografia del cibo

 

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Nei contenuti pubblicati LeJeune si mostrava sempre nell’atto di mangiare «sei diverse marche di hot dog per provare quale fosse la più gustosa» e prove simili, al limite delle possibilità umane, commentate da chi lo seguiva nei modi più disparati – da chi chiede di fare la stessa cosa con altre marche di un cibo diverso a chi consiglia di cucinarli prima -. Un grande seguito, quindi, per un uomo che solo su TikTok aveva raggiunto 1,8 milioni di follower. Dopo la sua morte, la partecipazione è stata tale che la famiglia – tramite GoFundMe – è riuscita a raccogliere 11 mila dollari per le spese ospedaliere e per il funerale.

Il voyeurismo social di fenomeni simili è spinto a limiti ancora più evidenti per tutti coloro che conoscono e hanno seguito la storia di Leila Kaouissi. La ragazza di diciotto anni sta su TikTok da sei anni raccontando i suoi disturbi alimentare, l’anoressia nervosa e la bulimia, producendo una serie di contenuti da milioni di visualizzazioni.

@leilakaouissi0 Réponse à @Martina ♬ son original – Leila Kaouissi

Le persone commentano a sostengo ma, in molti casi, lasciano parole denigratorie e chiedono direttamente alla giovanissima in questione se «mangerà o vomiterà anche stasera?». Leila, che soffre anche di depressione, risponde a questi contenuti creando una ampissima finestra sulla parte più intima della sua vita e dei suoi problemi, alludendo anche al fatto di essere seguita da moltissime persone e puntando – più o meno consapevolmente e come le ragazze della sua età – ad aumentare l’engagement.

@video.senza.senso0 #viral @Leila Kaouissi #perte ♬ suono originale – videotristii

Vale la pena spendere due parole sul video TikTok in cui la madre ne ha denunciato la scomparsa, fornendo dettagli ancora più intimi sulla situazione della ragazza – che sarebbe dovuta tornare nel reparto di psichiatria – facendo sorgere molti dubbi sul fatto che la famiglia possa agire affinché la grande popolarità di Leila sui social frutti. «La gente ci invia commenti negativi, ci critica. Ma non sanno quanto è dura. Non sanno quante volte è arrivata la polizia a casa mia», afferma la madre difendendo la sua posizione – come riporta anche Fanpage -.

#foodporn, la goduria collettiva e il marketing

Di tutt’altra caratura, invece, il trend cibo sui social che ha come protagonista realmente il cibo e non il rapporto delle singole persone con esso o quello che le singole persone possono fare di fuori dal comune mangiando, così da catalizzare l’attenzione degli utenti. Cos’è il foodporn? Se chiediamo a Wikipedia, il risultato è «una presentazione visiva spettacolare e glamour di preparazioni alimentari in pubblicità, spot pubblicitari, programmi di cucina o altri media visivi» in cui i protagonisti sono alimenti dall’aspetto delizioso che suscitano, in chi li vede, il desiderio di mangiarli.

Mostrando quel che mangiamo descriviamo noi stessi, mettiamo in mostra un certo stile di vita e non è difficile comprendere quali implicazioni possa avere avuto – a livello di visual marketing e pubblicità – un trend del genere. Il momento del pasto diventa – come tutto il resto delle esperienze della vita, da quando siamo sui social – qualcosa da condividere per far godere anche gli altri, suscitando sentimenti come la voglia di emulare, l’invidia, l’eccitazione e il desiderio.

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