Mattarella ha l’ok per tre governi, perché dovrebbe andare alle elezioni?

Mettiamoci per un attimo nei panni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mettetevi nei suoi panni, seduto alla poltrona del suo ufficio al Quirinale, anche prima di incontrare il Movimento 5 Stelle. State lì seduti, li avete sentiti (quasi) tutti e (quasi) tutti vi hanno detto che sono disponibili a intavolare un discorso per un’altra maggioranza e – laddove non fosse possibile – andare alle elezioni anticipate. Sergio Mattarella ha a disposizione tre governi. Perché dovrebbe scegliere la strada delle urne?

Tre governi per Mattarella: le ipotesi uno, due e tre

Ipotesi uno, quella di cui si parla da qualche giorno. C’è Nicola Zingaretti del Partito Democratico che ha chiesto apertamente di cercare una sponda nel Movimento 5 Stelle. Lo farà sulla base di cinque punti molto ampi e vasti, anche se nel pomeriggio aveva fatto venire un coccolone a tutti, trasformandoli in tre punti con indirizzo ben preciso (uno di questi, la revisione della riforma del taglio dei parlamentari, particolarmente indigesto al Movimento 5 Stelle). I pentastellati ci starebbero, forse. E allora, la domanda: perché andare a elezioni anticipate?

Ipotesi due, quella emersa dopo le consultazioni con la Lega di Matteo Salvini. Dopo aver fatto deflagrare la crisi, il leader del Carroccio si è detto disponibile ad aprire un governo di scopo con gli stessi alleati (ma proprio gli stessi, come se niente fosse successo dall’8 agosto in avanti e come se tutto questo non fosse altro che un brutto sogno fatto su una spiaggina del Papeete) che qualche giorno prima aveva (quasi) sfiduciato. E allora, la domanda, la stessa: perché andare a elezioni anticipate?

Ipotesi tre, quella meno probabile ma non per questo non plausibile. Il centrodestra unito (ma proprio tutti, da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni, passando – appunto – per Matteo Salvini) si sono detti disponibili a fare un governo di scopo (in questo caso, sarebbe un governo di minoranza) che possa traghettare il Paese verso nuove elezioni. Ma che, inevitabilmente, rimanderebbe questa tornata a un periodo successivo alla legge di bilancio. Certo, ci sarebbe il problema maggioranza. Ma non sarebbe la prima volta di un governo di minoranza nella storia della Repubblica italiana. E allora, la domanda, per la terza volta: perché andare a elezioni anticipate?

Il ruolo del presidente della Repubblica, in questa fase, è un ruolo ‘notarile’ (come qualcuno ha fatto trapelare). Mattarella non forzerà la mano e non farà nulla di irrituale. La costituzione gli consente di valutare le proposte in campo. E se constata la possibilità di far nascere una maggioranza per Camera e Senato, perché dovrebbe sciogliere le Camere? Tanto più che di soluzioni possibili non ce n’è una sola. Ma tre. Tre governi.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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