Mattarella ha l’ok per tre governi, perché dovrebbe andare alle elezioni?
22/08/2019 di Gianmichele Laino
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Mettiamoci per un attimo nei panni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mettetevi nei suoi panni, seduto alla poltrona del suo ufficio al Quirinale, anche prima di incontrare il Movimento 5 Stelle. State lì seduti, li avete sentiti (quasi) tutti e (quasi) tutti vi hanno detto che sono disponibili a intavolare un discorso per un’altra maggioranza e – laddove non fosse possibile – andare alle elezioni anticipate. Sergio Mattarella ha a disposizione tre governi. Perché dovrebbe scegliere la strada delle urne?
Tre governi per Mattarella: le ipotesi uno, due e tre
Ipotesi uno, quella di cui si parla da qualche giorno. C’è Nicola Zingaretti del Partito Democratico che ha chiesto apertamente di cercare una sponda nel Movimento 5 Stelle. Lo farà sulla base di cinque punti molto ampi e vasti, anche se nel pomeriggio aveva fatto venire un coccolone a tutti, trasformandoli in tre punti con indirizzo ben preciso (uno di questi, la revisione della riforma del taglio dei parlamentari, particolarmente indigesto al Movimento 5 Stelle). I pentastellati ci starebbero, forse. E allora, la domanda: perché andare a elezioni anticipate?
Ipotesi due, quella emersa dopo le consultazioni con la Lega di Matteo Salvini. Dopo aver fatto deflagrare la crisi, il leader del Carroccio si è detto disponibile ad aprire un governo di scopo con gli stessi alleati (ma proprio gli stessi, come se niente fosse successo dall’8 agosto in avanti e come se tutto questo non fosse altro che un brutto sogno fatto su una spiaggina del Papeete) che qualche giorno prima aveva (quasi) sfiduciato. E allora, la domanda, la stessa: perché andare a elezioni anticipate?
Ipotesi tre, quella meno probabile ma non per questo non plausibile. Il centrodestra unito (ma proprio tutti, da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni, passando – appunto – per Matteo Salvini) si sono detti disponibili a fare un governo di scopo (in questo caso, sarebbe un governo di minoranza) che possa traghettare il Paese verso nuove elezioni. Ma che, inevitabilmente, rimanderebbe questa tornata a un periodo successivo alla legge di bilancio. Certo, ci sarebbe il problema maggioranza. Ma non sarebbe la prima volta di un governo di minoranza nella storia della Repubblica italiana. E allora, la domanda, per la terza volta: perché andare a elezioni anticipate?
Il ruolo del presidente della Repubblica, in questa fase, è un ruolo ‘notarile’ (come qualcuno ha fatto trapelare). Mattarella non forzerà la mano e non farà nulla di irrituale. La costituzione gli consente di valutare le proposte in campo. E se constata la possibilità di far nascere una maggioranza per Camera e Senato, perché dovrebbe sciogliere le Camere? Tanto più che di soluzioni possibili non ce n’è una sola. Ma tre. Tre governi.
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI