La sfida impossibile del trasporto pubblico: si potrà viaggiare solo seduti e a distanza
12/04/2020 di Redazione
Quando il famoso rapporto R0 raggiungerà la fatidica soglia di 1 (ovvero, un contagiato per ogni potenziale vettore del coronavirus), la fase 2 potrà partire prevedendo la graduale riapertura delle attività commerciali. Non tutte in una volta e, soprattutto, non con le stesse regole di prima. Sono allo studio, infatti, delle misure che permetteranno di evitare gli assembramenti anche negli esercizi commerciali. E una stretta molto particolare, da questo punto di vista, potrebbe arrivare dai trasporti pubblici.
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Trasporti pubblici dopo il lockdown: distanziamento e viaggi seduti
Oggi, il Corriere della Sera, grazie a un approfondimento di Fiorenza Sarzanini, ha parlato di quelle che saranno le misure di sicurezza previste per questa fase 2. Dall’accesso controllato ai negozi (un solo cliente alla volta in quelli di meno di 40 metri quadrati), fino ad arrivare all’utilizzo compulsivo dei distributori di igienizzanti, sia negli stessi negozi, sia negli uffici pubblici e privati.
Ma il vero punto cruciale sarà quello del trasporto pubblico. Qui si sta lavorando per intensificare le corse di metropolitane e autobus, dal momento che non si potranno più osservare quegli affollamenti effetto “scatolette di sardine” che sono tipici di grandi metropoli come Roma e Milano. Stando alle intenzioni di chi sta studiando la fase 2, occorrerebbe viaggiare soltanto da seduti e soltanto distanziati (per intenderci, in metropolitana, due posti occupati ogni quattro liberi). La stessa cosa vale per gli autobus di linea.
Per permettere controlli in questo senso, sarà opportuno far partire dei controlli all’ingresso delle stazioni delle metropolitane e delle fermate, con contingentamento degli accessi anche a partire dalle stesse biglietterie. Una sfida impossibile con lo stato attuale del trasporto pubblico, che in periodi precrisi non riusciva a soddisfare completamente le esigenze degli utenti in rapporto al numero di corse previste. Dopo il coronavirus, anche la nostra quotidianità, insomma, verrà stravolta.