Come cambia il traffico internet nelle serate di Sanremo: il confronto con la Serie A

Durante la cinque-giorni del Festival, gli utenti collegati al web sono stati molti meno rispetto al solito. Alcuni hanno seguito la kermesse da RaiPlay, ma le differenze rispetto alla trasmissione di un match del massimo campionato (trasmesso da Dazn) sono evidenti

13/02/2023 di Enzo Boldi

Il Festival della Canzone italiana si è concluso e, al netto delle vicissitudini dal palco e dalla gara, occorre fare un bilancio per quel che riguarda anche gli effetti di Sanremo sulle abitudini delle persone. Gli ascolti televisivi, prendendo un dato freddo, hanno premiato le scelte della Rai: se è vero che tendenzialmente il pubblico da tempo ha iniziato un lento allontanamento dalla classica fruizione televisiva, è altrettanto vero che nella cinque-giorni della kermesse musicale italiana c’è stata una catalizzazione pressoché totale. Ma non ci sono solamente i dati Auditel, perché è molto interessante provare ad analizzare i dati di traffico internet durante la settimana di Sanremo. Per farlo proveremo a confrontare questi numeri – grazie al supporto di Namex – con quelli in cui sono scese in campo le squadre di Serie A per il campionato (trasmesso in esclusiva, per il 70%, da Dazn, quindi attraverso una connessione alla rete).

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Come evidenziato dal CTO di Namex, Flavio Luciani, il Festival di Sanremo non ha come output principale la trasmissione via Internet (al netto di RaiPlay, strumento che comunque viene attualmente utilizzato in modica percentuale rispetto alla tradizionale visione televisiva in chiaro) e il successo in termini di ascolti fa crollare il traffico internet. Questo, per esempio, è il traffico durante l’ultima serata, quella della finale.

E i dati del monitoraggio settimanale di Namex fanno riferimento al lasso temporale che va da domenica 5 a domenica 12 febbraio, confermano questa tendenza: il Festival è andato in onda da martedì 7 a sabato 12 febbraio e ogni volta che iniziava una singola serata di Sanremo, ecco che la curva scendeva verso il basso. La media settimanale di Gbps (Gigabit per secondo) è stata pari a 183.54.

Una differenza netta e sostanziale (ricordando che si tratta di una media settimanale che non riguardava solo le ore serali, quelle in cui andava in onda su Rai1 il Festival di Sanremo, ma tutto l’arco di ogni singole 24 ore) che appare ancor più evidente prendendo a paragone la media di traffico internet (ovviamente registrato per il Centro-Sud, come specificato da Namex trattandosi del “Rome IXP” – Internet Exchange Point) registrata nell’ultimo mese e racchiusa in questo grafico sugli ultimi 30 giorni.

Al netto dei picchi e dell’aspetto grafico, l’attenzione deve necessariamente andare sulla media nell’ultimo mese (nel grafico è indicata con la sigla Avg, average), pari a 202.15 Gbps (su base annua, parliamo addirittura di un traffico internet pari a 303.17 Gbps). Una media superiore di 18.61 Gbps rispetto a quella registrata durante la settimana sanremese.

Traffico internet Sanremo e il confronto con la Serie A

Questo, dunque, il quadro generale del traffico internet Sanremo, quello che potremmo definire “l’effetto del Festival sull’utente medio e telespettatore”. Ma da questi dati possiamo far partire un piccolo confronto tra il Festival e il match di Serie A. Piccola premessa: la kermesse musicale nazionale non attira un pubblico internet (attraverso RaiPlay, qui i dati) come invece accade – anche per necessità fattuali, come l’azienda-emittente proprietaria del 70% dei diritti in esclusiva (e il restante 30% in co-esclusiva con Sky) delle partite del massimo campionato di calcio italiano – per il comparto “pallone” che viene trasmesso dall’emittente OTT Dazn. E l’evidenza arriva proprio riprendendo il primo grafico di Namex (quello relativo alla settimana 5-12 febbraio) in relazione ai match trasmessi in concomitanza con le serate del Festival.

Per fare questa analisi siamo partiti da domenica 5 febbraio. Il Festival di Sanremo non era ancora iniziato e su Dazn veniva trasmesso il derby meneghino Inter-Milan. Lì c’è stato il picco massimo degli ultimi 7 giorni, con un traffico internet pari a 470.55 Gbps. Un picco che, in realtà non ha avuto precedenti rispetto a quanto raccolto finora da Nanex.

Lunedì (alla vigilia di Sanremo) su Dazn c’era Monza-Sampdoria e anche in questo caso (seppur il match non fosse di primo piano, soprattutto per numero di tifosi delle due compagini) il dato sul “consumo di banda” è stato più elevato rispetto ai giorni che seguiranno. Da martedì 7 febbraio, nonostante in campo ci fosse la Juventus (la squadra che ha il maggior numero di tifosi in Italia) impegnata a Salerno, i dati di traffico hanno registrato un forte calo. Contestualmente al fischio di inizio dello stadio Arechi, Amadeus e Gianni Morandi (accompagnati da Chiara Ferragni) davano il via alla 73esima edizione del Festival della canzone italiana.

Nei due giorni successivi, quelli della seconda e terza serata (mercoledì e giovedì) di Sanremo 2023, il traffico internet è calato ancora (non era in programma nessuna partita di Serie A), invece venerdì (mentre sul palco dell’Ariston andava in scena la serata dei duetti e delle cover) era arrivata una leggera risalita per via della contemporanea trasmissione, sempre in streaming su Dazn, di Torino-Milan, partita che ha sancito l’inizio della 22esima giornata di Serie A. Un trend durato solo per quella sera (anche per via del numero di tifosi delle due squadre scese in campo), visto che sabato – nonostante il match delle zone alte della classifica – neanche Lazio-Atalanta è riuscita a smentire questa tendenza. Ovviamente, c’è da sottolinearlo, era anche l’ultima serata del Festival, quella delle lunghissime ore tra la prima esibizione (Elodie) e la consacrazione di Marco Mengoni, vincitore sul palco dell’Ariston. In questa analisi, poi, abbiamo deciso di inserire il “ritorno alla normalità”: domenica sera, il giorno dopo la fine del Festival, ecco che la curva del traffico internet è tornata a salire, proprio mentre su Dazn veniva trasmesso il match della capolista Napoli impegnata sul campo della Cremonese.

Il futuro è internet?

Dunque: il traffico internet Sanremo è piuttosto significativo per quel che concerne il futuro della televisione e del web. Perché se è vero che un evento di questa portata sia in grado di far allontanare le persone dall’utilizzo della rete, è altrettanto vero che il Festival sia una delle rarissime eccezioni nel contenitore dei mass media. Il paragone con il calcio, in particolare la Serie A, è voluto per via delle dinamiche dei diritti di trasmissioni, posseduti in larga parte da un’emittente OTT che, dunque, trasmette attraverso il collegamento a internet ed è fruibile esclusivamente attraverso una connessione. E non è azzardato mettere due eventi – diametralmente opposti per dinamiche e tempistiche – sullo stesso piano. Perché la Rai ha trasmesso la cinque-giorni sanremese anche attraverso la sua piattaforma – RaiPlay – che ha avuto dei picchi di “ascolti digitali” (massimo storico per la piattaforma), ma di gran lunga inferiori rispetto a eventi trasmessi esclusivamente in streaming. E se il consumo di banda cala durante la kermesse è perché i cittadini-utenti-pubblico ha ancora una predilezione per il mezzo televisivo a cui rinuncia esclusivamente quando è vincolato all’utilizzo di uno strumento connesso al web.

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