Cosa ha portato la Lega ad essere il primo partito nella Toscana storicamente rossa?

Stando ai sondaggi in Toscana la partita è aperta tra Lega e PD

01/09/2020 di Ilaria Roncone

Il testa a testa è innegabile. A venti giorni dal voto la Toscana, da sempre baluardo rosso, si trova nella medesima situazione dell’Emilia-Romagna lo scorso gennaio. Il testa a testa tra Lega e PD si sostanzia nei soli 0,5 punti di scarto nell’ultimo sondaggio Winpoll-Cise pubblicato su Il Sole 24 Ore che vedono il candidato del Pd Giani e la candidata della Lega Ceccardi in sostanziale parità.

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Testa a testa in Toscana tra PD e Lega

Dalla sinistra al M5S alla destra: questo il percorso degli elettori toscani nelle elezioni degli ultimi dieci anni come risultato dell’indebolimento dei fattori sub-culturali e organizzativi che per decenni hanno reso rossa la regione. Dai 25 punti di scarto delle regionali di 10 anni fa al solo 0,5 che vede in vantaggio Giani, candidato PD, su Ceccardi, candidata Lega, ne è passata di acqua sotto i ponti. Quali sono le ragioni di questa ascesa delle forze populiste di centro destra in una regione come la Toscana?

Perché la Lega potrebbe vincere

Ci sono una serie di ragioni per le quali la Lega potrebbe vincere tra venti giorni. L’analisi del Sole 24 Ore evidenzia come Giani abbia una serie di punti deboli – anche rispetto all’omologo Bonaccini in Emilia-Romagna -: non è un incumbent e la sua visibilità e la capacità di attrazione personale risultano limitate. Ciò vuol dire che – rispetto ai partiti che lo sostengono – Giani è capace di raccogliere solamente pochi voti in più; c’è da dire che nemmeno la Ceccardi, in quest’ultimo senso, va bene e – anzi – la sua persona raccoglie meno consenso dei partiti che la sostengono. I toscani, quindi, ad appena venti giorni dal voto appaiono divisi in maniera molto netta rispetto al da farsi. Anche il testa a testa rispetto al referendum (52% no contro 48% sì) chiarisce che la battaglia sarà serrata fino alla fine.

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