Tre ragazze aggredite su un bus a Torino perché indossavano il velo | VIDEO

21/03/2019 di Enzo Boldi

Il razzismo non esiste. A forza di ripeterlo e di sentirselo ripetere sembra che buona parte dei cittadini italiani viva in una realtà parallela che, però, fa a cazzotti con il vero mondo reale. L’ultima storia di un’aggressione a stampo razzista e islamofobico arriva da Torino, dove tre ragazze sono state aggredite mentre si trovavano a bordo di un autobus di linea della Gtt. La loro colpa? Indossare l’hijab, il classico velo musulmano. A compiere il gesto è stata una donna che, prima di colpirle, le ha apostrofate con i classici cliché xenofobi.

Una delle giovani vittime di questa aggressione, Fatima Zahara Lafram, ha raccontato l’accaduto – già denunciato anche alle forze dell’ordine di Torino – attraverso un video sulla propria pagina Facebook, ripercorrendo quegli attimi in cui la follia di una donna si è scagliata contro di loro: «È successo tutto perché una di noi si è spaventata per un cane che era a bordo e si è spostata –  racconta la giovane, esponente dei ‘Giovani musulmani d’Italia’ -.  Una passeggera ha iniziato a urlare dicendoci: ‘Avete paura di un cane ma non di farvi saltare in aria negli attentati’».

Torino, l’aggressione islamofobica a tre ragazze su un bus

Si fosse fermata all’aggressione verbale sarebbe stato un fatto grave, ma comunque riconducibile a una follia xenofoba che trova il suo argine nel solo insulto. La donna si è poi alzata dal suo posto a sedere, si è avvicinata alle tre ragazze e ha iniziato a colpirle con pugni sul volto, strattonate e strappando via dalla loro testa l’hijab. La responsabile di questa aggressione è una 20enne italiana, come poi accertato dalla Polizia di San Donato, quartiere di Torino.

La video-denuncia di una delle aggredite

«Non è la prima volta che io o le mie amiche siamo vittime di gesti e parole razzisti, ma minacciarci di accoltellarci e aggredirci, questo no, non era mai successo – ha detto Fatima Zahara Lafram nel suo video -. Con il velo della mia amica quella donna ha strappato anche tutti i valori su cui è fondata l’Europa. Per tutti quelli che pensano che l’islamofobia e il razzismo non siano reali, questa è la dimostrazione che lo sono eccome. È la prima volta che le prendo ed è stato umiliante, questo è il clima politico in cui viviamo. Non è questa l’Italia in cui vorrei far crescere il miei figli». Per fortuna, però, c’è stato anche un piccolo raggio di sole. Molte persona bordo di quel bus della linea 59 barrato hanno immediatamente soccorso le tre ragazze e hanno detto loro che quella non è la vera Italia.

(foto di copertina: da video-denuncia pubblicato da Fatima Zahara Lafram su Facebook)

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