Toninelli pubblica un grafico che, a sua insaputa, smentisce i dati di Salvini sui morti nel Mediterraneo

Il narcisismo di questo governo ha messo in evidenza, più volte, come lo storytelling di questa alleanza eterogenea tra Movimento 5 Stelle e Lega sia stato molto contraddittorio. La differenza tra le parole – non si fa riferimento alle promesse, quelle contraddistinguono ogni partito da quando è nata la politica – e i fatti è stata evidenziata più volte dalle pagine della cronaca parlamentare. Uno dei temi sui cui sono stati spesi fiumi di proclami riguarda la questione dei migranti. Il governo, seppure con spigoli molto differenti, sembra avere una visione comune: quella dei meno sbarchi, meno partenze e meno morti. Il tutto accompagnato da Matteo Salvini che, spesso e volentieri, sciorina numeri su numeri. E in molti, ascoltando il suo eloquio, gli hanno dato ragione, anche nella stessa maggioranza. Fino a oggi, quando Danilo Toninelli ha deciso di condividere una statistica sui social che, a sua insaputa, smentisce il quadro dei «zero morti» incorniciato dal leader della Lega.

Perché a sua insaputa? Il motivo è semplice. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel tentativo di difendere alcune sue dichiarazione radiofoniche rilasciate venerdì mattina a Radio24, ha provato a celebrare il bel lavoro fatto dal governo sugli arrivi dei migranti sulle coste italiane. Il tutto lo ha fatto, non avendone avuto il tempo questa mattina durante la diretta, attraverso il suo profilo Twitter.

 

Per corroborare il narcisismo gialloverde, Toninelli ha condiviso una statistica della Iom (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) che mostra come il numero dei morti in mare (nella tratta tra il Nord Africa e l’Italia) sia diminuito rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il lasso di tempo è quello che va dal 1° gennaio del 2019 al 1° maggio di quest’anno, con il parallelo rispetto ai 12 mesi precedenti.

Toninelli smonta il castello di carte dei «zero morti» di Matteo Salvini

E su questo Danilo Toninelli ha ragione: da quando lui è ministro dell’Interno, Matteo Salvini è il capo del Viminale e da quando c’è questo governo, i morti nel Mediterraneo sono diminuiti. Ma il dato non può rimanere isolato. Va, infatti, confrontato con quegli altri due numeri che si trovano al fianco e che rientrano sotto la griglia «Arrivals». Nei primi cinque mesi del 2018 sono sbarcati sulle coste italiane 9467 migranti; nello stesso lasso di tempo del 2019, invece, ne sono arrivati solamente 912 via mare.

Da gennaio a maggio una vittima ogni tre migranti (lo scorso anno era 1 su 24)

Per concludere l’analisi che, di fatto, smentisce gli «zero morti» di Matteo Salvini, occorre parlare di tasso di incidenza. Se nel 2018 sono deceduti nel Mediterraneo 379 esseri umani, nel 2019 le vittime sono state 257, ben 122 in meno. Peccato che, il numero delle persone che hanno perso la vita rispetto a quelle arrivate in Italia sia clamorosamente più alto e preoccupante. Se nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno il tasso di mortalità nel Mediterraneo era di una vittima ogni 24 profughi, nello stesso arco di tempo di questi primi cinque mesi del 2019 c’è un decesso ogni tre persone. La favola dello zero morti viene smentita dal governo stesso.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI + tweet di Danilo Toninelli)

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