Secondo Toninelli il problema del M5S sta in chi parla con i giornali: per questo lui si nega
29/01/2020 di Gaia Mellone
Dopo l’assemblea congiunta dei gruppi del Movimento 5 Stelle, il capo politico reggente Vito Crimi ha annunciato l’apertura sulla piattaforma Rousseau del voto per scegliere i candidati per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno in Campania, Puglia, Liguria, Toscana, Marche e Veneto. Le prossime consultazioni dovranno essere occasione di riscatto per il Movimento, uscito fortemente danneggiato da quelle appena conclusesi in Calabria ed Emilia Romagna. La colpa però non sarebbe tutto del Movimento, almeno secondo Toninelli.
Via al voto su Rousseau per scegliere i candidati per le prossime elezioni regionali, sperando vadano meglio
Vito Crimi, nella veste di nuovo leader politico seppur reggente, ne parla con una certa diplomazia, in perfetto politichese. «Viviamo una fase di evoluzione importante – ha detto ai parlamentari riuniti per l’assemblea congiunta- abbiamo già dimostrato di saper lavorare con efficacia e concretezza in risposta alle esigenze dei cittadini. Abbiamo fatto tanto, vogliamo e possiamo fare ancora di più». «Questo è il momento di restare uniti e di dare tutti insieme un contributo con umiltà, coraggio, idee e proposte costruttive per il bene della collettività» si augura Crimi cercando di risvegliare gli animi dei pentastellati rimasti in vista del nuovo appuntamento elettorale.
Le critiche all’ottimismo di Vito Crimi
Spazio anche alle critiche, come quella espressa dal campano Michele Gubitosa, che ha evidenziato il suo pensiero secondo cui «un accordo con il Pd o con il centrosinistra sia sbagliato». «Il M5S è alternativa, è terza via – ha continuato – Il Pd vuole prosciugarci». Parole critiche dette anche dal deputato Paolo Lattanzio a Repubblica: «Non mi sembra ci sia reale voglia di analizzare errori, approfondire, dialogare» riporta il sito del quotidiano diretto da Carlo Verdelli. «Il dialogo dovrebbe essere la base della politica, per un confronto su temi e soluzioni, senza pregiudizi -ha aggiunto Lattanzio – invece sembra ci sia voglia di chiusura che fa sentire molti di noi in profondo disagio».
Secondo Toninelli il problema del M5S sta in chi parla con i giornali: per questo lui si nega
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Voce fuori dal coro invece quella di Danilo Toninelli. L’ex ministro dei trasporti sostiene infatti che il Movimento 5 Stelle «non è in crisi» ma che se una colpa c’è, «è di chi parla con i giornali». Ecco perché, avrebbe confermato a Repubblica, lui ha preso la decisione di negarsi ai cronisti, tagliando il problema alla radice. Peccato che Danilo Toninelli sia ora responsabile delle campagne elettorali e i giornalisti li debba tenere parecchio in considerazione. E senza parlarci, può risultare alquanto complesso.
(Credits immagine di copertina: fermo immagine video IGTV Instagram danilotoninelli)