Toninelli ha detto di aver seguito il Consiglio dei Ministri con lo smartphone

24/04/2019 di Enzo Boldi

Per fortuna che c’è la tecnologia. I nuovi mezzi di comunicazione – come telefoni cellulari, smartphone di ultima generazione e app di messaggistica istantanea – hanno consentito una sorta di dono dell’ubiquità a Danilo Toninelli, impegnato in questi giorni in Sicilia per alcuni sopralluoghi ed eventi legati all’attività del suo dicastero. Per questo motivo, il ministro non era presente – e non solo lui – all’infuocato Consiglio dei Ministri di martedì sera a Palazzo Chigi, durante il quale Lega e M5S si sono attaccati a vicenda su molti temi, a partire dal cosiddetto Salva Roma da inserire nel decreto crescita. Ma lui ha assicurato di esser stato presente, seppur a distanza.

«Ovviamente il consiglio lo seguo da remoto con un semplice strumento che si chiama cellulare», ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  a margine del sopralluogo nella Galleria Segesta, nel Trapanese. Esserci senza esserci, grazie alla tecnologia. La sua presenza a Roma, quindi, non era necessaria perché poteva seguire tutto ed essere aggiornato in tempo reale su quanto accadeva martedì sera nelle stanze infuocate di Palazzo Chigi, dove Matteo Salvini ha provato a giocare d’anticipo annunciando uno stralcio concordato con Giuseppe Conte, dove il premier l’ha ripreso a brutto muso per quella che ha definito una «pagliacciata» e dove Luigi Di Maio (arrivato tardi perché impegnato nel registrare un’intervista) si è sentito «accoltellato» dal socio di governo.

Toninelli segue il CdM da remoto grazie al suo cellulare

Ma il Movimento 5 Stelle, nonostante le assenze, c’era. O almeno questo è quanto sostiene Danilo Toninelli che ha respinto le accuse per la sua non presenza a Roma in un momento così delicato – e forse decisivo – per le sorti dell’Italia e della maggioranza che sta guidando il Paese. E lui non ci sta a finire nel calderone di chi non c’era martedì sera e ribadisce il suo ruolo di ministro e i suoi compiti e rilancia una stoccata agli ‘amici’ della Lega.

La nuova stoccata a Salvini sul caso Siri

«I ministri del M5s sono quelli sempre presenti – ha aggiunto Danilo Toninelli da Trapani -. Voi sapete però che ci sono tanti cantieri fermi e la presenza di un ministro che li segue in prima persona è il modo migliore se non l’unico di riattivarli al più breve possibile.  Finché rimaniamo all’interno del contratto di governo andiamo alla grande. Ovviamente ci sono delle diversità tra noi. Riguardo Siri, ad esempio, se fosse del M5s sarebbe già fuori, nella Lega continua a parlare». E lui tutte queste vicende, per sua fortuna, riesce a seguirle grazie al suo telefono cellulare.

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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