Dopo l’incendio al Tmb Salario, a Roma sarà un Natale ad alta emergenza rifiuti
11/12/2018 di Enzo Boldi
Dopo l’incendio di questa mattina al Tmb Salario, il sito di smaltimento rifiuti di Roma Nord, si iniziano già a stilare i bilanci per ciò che adesso accadrà nella capitale. E il dato che ne viene fuori – al di là della grave situazione ambientale, con l’Arpa Lazio che sta monitorando il grado di inquinamento e avvelenamento dell’aria – non lascia tranquilli i cittadini romani. E l’appello della sindaca Virginia Raggi annuncia mesi difficili per la gestione dello smaltimento dei rifiuti.
«Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre regioni affinché collaborino in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione», ha dichiarato Virginia Raggi a margine dell’abbattimento di uno stabilimento balneare a Ostia. La chiusura, obbligatori visto il vasto rogo della notte, del Tmb Salario avrà sicuramente forti ripercussioni sullo smaltimento dei rifiuti in tutto quel quadrante di Roma.
L’incendio al Tmb Salario e l’appello di Virginia Raggi alle Regioni
Ogni giorno, infatti, il Tmb Salario – gestito dall’Ama – gestisce 600 tonnellate di spazzatura. Un numero che rappresenta circa un quinto della produzione di rifiuti di tutta a città di Roma, che sfiora le 4500 tonnellate quotidiane. E il sito di stoccaggio su via Salaria è uno degli snodi fondamentali nella gestione dei rifiuti nella capitale, perché è lì (e anche in altre strutture) che vengono trattati i rifiuti prima di essere portati negli inceneritori e nelle discariche.
Il rischio di un Natale in mezzo i rifiuti
E proprio per questo l’emergenza rifiuti è dietro l’angolo. Gli impianti di Malagrotta hanno già assicurato al Campidoglio di prendere carico di circa 100 tonnellate al giorno di quella spazzatura raccolta in giro per le strade di Roma. Il vero problema è trovare altre strutture in grado di sobbarcarsi il resto. Se nessuno risponderà all’appello di Virginia Raggi c’è il rischio che i rifiuti restino sparsi nei cassonetti dei cittadini romani.
(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)