Tim e Oracle e il piano congiunto per i servizi multicloud: «Sosteniamo la digitalizzazione della PA»

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L'accordo è sicuramente un passo in avanti in vista anche del piano cloud per la pubblica amministrazione

Altro game nella partita del cloud della Pubblica Amministrazione. Dopo che Tim ha annunciato di aver presentato presso il ministero dell’Innovazione e della Transizione Digitale il piano per la definizione di un cloud della pubblica amministrazione – che adesso il ministero dovrà valutare insieme alle altre proposte che sicuramente stanno per pervenire -, ecco che oggi, all’interno dell’azienda, si dà comunicazione di un altro passaggio cruciale. Tim, Noovle (che è il neonato centro di eccellenza lanciato dalla telco per il cloud e l’edge computing destinato ai clienti della compagnia) e Oracle hanno siglato un accordo per l’offerta di servizi multicloud in Italia.



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Tim e Oracle insieme per i servizi multicloud in Italia

«La collaborazione con Oracle – ha dichiarato Carlo d’Asaro Biondo, Amministratore Delegato di Noovle – è un elemento chiave per accelerare la transizione del nostro Gruppo verso modelli più flessibili, da un lato, e sostenere la digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione, dall’altro. Grazie a un modello multicloud, possiamo arricchire la nostra offerta di servizi ad alto valore aggiunto e dar modo così ai nostri clienti di cogliere tempestivamente le migliori opportunità di business, aumentando al contempo l’efficienza. Questa partnership amplia anche il portafoglio di soluzioni offerte al mercato da Noovle insieme ad altri importanti cloud provider e ne favorisce apertura, interoperabilità e flessibilità».



In cosa consistono i servizi multicloud? Si tratta di più servizi cloud – gestiti anche da diversi provider – che hanno bisogno di un coordinamento per gestire delle esigenze più complesse tra quelle che rientrano all’interno dei compiti dei diversi cloud. Il tutto sempre con garanzia che si possa attuare questo obiettivo in condizioni altamente tecnologiche e in completa sicurezza. Secondo Tim, che ha comunicato l’intesa con Oracle, l’azienda americana condivide l’obiettivo della telco sulla sovranità e la residenza italiana del dato personale che transita e viene immagazzinato nel servizio multicloud.

«Siamo lieti di collaborare con un importante operatore italiano nel promuovere l’innovazione digitale e la ripresa economica dell’Italia – afferma Fabio Spoletini, Senior Vice President, South Europe, Oracle -. Oracle ha una presenza rilevante negli ambienti aziendali e del settore pubblico più strettamente regolamentati e mission-critical, e ciò fa di noi il partner ideale per supportare i clienti nella trasformazione digitale data-driven basata sul nostro cloud sicuro e performante».



Il passaggio risulta sicuramente importante al fine di individuare il partner tecnologico di Tim (che, nell’ambito della proposta per il cloud della pubblica amministrazione, farà parte di un consorzio che al 55% sarà costituito anche da Sogei, Leonardo e Cdp) proprio nella partita del cloud della pubblica amministrazione. Oracle era sicuramente tra le aziende di cui si parlava già da un po’ di tempo.