Bufera sul Tgr Rai dopo un servizio sui fascisti a Predappio | VIDEO

29/04/2019 di Enzo Boldi

A osservare quei due minuti di servizio mandati in onda domenica nell’edizione serale del Tgr Rai Emilia Romagna sembrava di esser tornati indietro nel tempo, ma poi ci si ricorda che in quell’epoca riportata in auge non c’era la televisione e quindi si è affrontata una realtà abbastanza preoccupante. Si parlava dell’evento e delle celebrazioni a Predappio nel giorno del 74esimo anniversario della morte di Benito Mussolini, con tanto di manifestazioni fino alla tomba del duce organizzata da associazioni di nostalgici. Anzi, non nostalgici: loro amano definirsi fedeli.

Sta di fatto che in quei circa 120 secondi di servizio, sembrava di assistere a una vera e propria apologia di fascismo, con interviste, racconti e pareri che sembravano voler raccontare un qualcosa che, in realtà, è un reato. E a far discutere ancor di più è il fatto che tutto sia andato in onda in un Tgr Rai, quindi sulla televisione pubblica. A denunciare l’episodio è stato il deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi, che ha anche condiviso il video di quando trasmesso.

L’apologia di fascismo in onda al Tgr Rai Emilia Romagna

«Un servizio che nulla ha a che vedere con l’informazione e molto con quella che è apparsa come una vera e propria apologia del fascismo – ha scritto Michele Anzaldi su Facebook, richiamando anche alla legge Scelba -. Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l’anniversario della morte di Mussolini. L’amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore della Tgr Rai Casarin sia chiamato a risponderne».

La replica di Salini e le parole di Casarin

Il caso del servizio della Tgr Rai sulla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio finisce sul tavolo dell’ad Fabrizio Salini che, a quanto si apprende, ha manifestato forte irritazione. Salini avrebbe visto il servizio e chiesto una relazione dettagliata al direttore della Tgr, Alessandro Casarin, che si è dissociato da quando andato in onda: «La Direzione della Tgr si dissocia dal servizio relativo alla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio e ne prende le distanze. La linea editoriale che, come ho illustrato alle 24 redazioni della Tgr, si basa sul principio di una informazione equilibrata, a garanzia di un contradditorio in tutti i servizi, dalla politica alla cronaca. Equilibrio che deve rispettare la storia della democrazia italiana. D’intesa con l’Azienda saranno effettuate le valutazioni del caso».

Il comitato di redazione parla di assurda par condicio

Anche il comitato di redazione del Tg Rai Emilia Romagna prende le distanze da quanto accaduto, ma lancia una chiara frecciata: «La Rai Servizio Pubblico trova il suo fondamento nel Contratto di Servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista. Pertanto non è ammissibile qualunque servizio che esca da questa cornice o – peggio – una assurda presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo. Il Cdr precisa che la messa in onda dei servizi è stata decisa dal caporedattore».

(foto di copertina: da diretta Tgr Rai Emilia Romagna di domenica 28 aprile)

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